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ANSA/ Tajani, 'la Serbia torni nella sua casa europea'

Forum tra i 2 Paesi,siglati contratti. Srebrenica nervo scoperto

Redazione Ansa

(di Francesco De Filippo e Alice Fumis) (ANSA) - TRIESTE, 24 MAG - Dichiarazioni di amicizia, stipule di contratti per centinaia di milioni di euro per traghettare la Serbia in una dimensione più sostenibile, e lo sforzo dell'Italia perché Belgrado "torni nella sua casa" naturale, l'Europa, come dice con enfasi il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Anche prima della scadenza indicata da Charles Michel, il 2030. Il vertice Italia-Serbia, il secondo in un anno dopo Belgrado, prima missione all'estero per il premier Milos Vucevic, stringe ancor più i rapporti tra i due Paesi amici.
    Tajani, che ha fatto dei Balcani uno dei punti fondamentali della sua politica estera, ha assegnato al Friuli Venezia Giulia un consigliere diplomatico per rinforzare i legami con l'area balcanica. Il titolare della Farnesina ha ricordato l'amicizia tra i due Paesi ed ha assicurato l'impegno in Kosovo dei militari italiani a proteggere i monasteri cristiano-serbi. Poi ha allettato Belgrado: "Il mercato interno è importante per la crescita economica: 220 miliardi di business per le imprese italiane", lo stesso sarebbe "per quelle serbe". Una prospettiva importante per i 6 milioni di serbi divisi tra Russia e Cina da un lato e Occidente.
    Oggi sono stati siglati importanti intese economiche: Cassa Depositi e Prestiti erogherà un finanziamento di 100 milioni (altri 300 li metterà la Bers e 100 l'Istituto di Promozione tedesco KfW) alla EPS, la principale e più grande impresa elettrica serba per favorire la decarbonizzazione del Paese e accelerare la transizione green. La Simest ha firmato un accordo con l'Agenzia sviluppo serba per sviluppare i rapporti commerciali, anche con la rete delle associazioni di settore.
    Sace porta a casa accordi da 400 milioni, con il ministero delle Finanze serbo e con Telekom Serbia per lo sviluppo dell'export italiano. Oggi al forum c'erano oltre 200 imprenditori dei due Paesi, e, come ha ricordato Tajani, l'Italia è "il terzo partner commerciale della Serbia dove ci sono 1.200 imprese italiane che contribuiscono per il 5,5% al Pil serbo e creano 50mila posti di lavoro". Le "esportazioni in Serbia contano 2,3 miliardi" nel 2023, +10% sul 2019", ha aggiunto il presidente dell'Ice Matteo Zoppas.
    Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, inoltre, ha segnalato che "la Serbia si sta muovendo rispetto al nuovo nucleare, lo stesso ragionamento che stiamo facendo noi, può esserci collaborazione". Dal canto suo, Vucevic ha chiesto "all'Italia di fare tutto possibile per evitare l'escalation nel Nord del Kosovo dove risiede la popolazione di etnia serba". In generale, l'obiettivo è "conservare pace e tranquillità nei Balcani, sviluppare l'economia". Ed ha precisato: "Impossibile finire la storia dell'Ue senza" i Balcani.
    Nervo scoperto è il voto di ieri all'Onu su Srebrenica, in cui è stata approvata la Giornata internazionale del ricordo del genocidio: un'iniziativa sostenuta dalle principali potenze occidentali (tra cui Usa, Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna) e fortemente osteggiata da Belgrado e dai serbi bosniaci. "Torniamo 30 anni indietro", "non vedo il senso di un atto del genere", il duro affondo di Vucevic: "Spero non ci siano conseguenze". (ANSA).
   

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