Rubriche

Meloni dopo la Lapponia visita militari italiani in Lituania (2)

Redazione Ansa

(ANSA) - SAARISELKA, 22 DIC - L'Italia, viene spiegato, è la nazione che ha maggiormente contribuito alla missione Baltic Air Policing, dove conta nove dispiegamenti e impegna circa cento uomini. La Task Force è posta sotto la diretta dipendenza nazionale del Covi (Comando Operativo di Vertice Interforze), è composta da piloti provenienti dai Gruppi di Volo Caccia e da personale tecnico e logistico ed è equipaggiata con velivoli Eurofighter Typhoon (F-2000) provenienti da 36° Stormo di Gioia del Colle, 4° Stormo di Grosseto, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d'Istrana dell'Aeronautica Militare.
    La Baltic Air Policing Nato, in vigore dal 2004, ha visto la partecipazione dal 2015 di velivoli e personale di 17 Paesi membri, sotto il comando e il controllo del Combined Air Operations Centre-Caoc di Uedem (Germania) e la supervisione dell'Allied Air Command-Aircom di Ramstein (Germania). La missione ha lo scopo di confermare la determinazione degli Alleati nel mantenere una postura difensiva, solida e compatta in Estonia, Lettonia e Lituania, a deterrenza di potenziali minacce alla sicurezza dell'area.
    La Nato Air Policing è un'attività operativa tesa a preservare la sicurezza dello spazio aereo dei membri dell'Alleanza. Un compito che prevede la presenza continuativa - 24 ore su 24, 365 giorni all'anno - di aerei da combattimento ed equipaggi, pronti a reagire rapidamente a possibili violazioni.
    L'Italia, oltre ad assicurare la protezione dei propri cieli, concorre, a rotazione con altri Alleati, a fornire la sicurezza dello spazio aereo sui cieli islandesi, rumeni, bulgari, polacchi, albanesi e montenegrini. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it