BRUXELLES - Riaffermare l'importanza del proprio ruolo nell'Ue e difendere la politica di coesione, minacciata nei prossimi anni dalla Brexit e dai tagli al bilancio. Sono i temi che Regioni e Città europee si preparano ad affrontare nella settimana a loro dedicata, che da lunedì a giovedì, animerà Bruxelles con convegni, workshop e dibattiti.
Si comincia questa mattina alle 11:30 con la presentazione del settimo rapporto sulla coesione economica, sociale e territoriale nell'Ue.
Qui sarà possibile seguire la diretta della conferenza stampa con la commissaria Ue alla Politica Regionale, Corina Cretu, e il presidente del Comitato europeod delle Regioni (CdR), Karl-Heinz Lambertz.
Fulcro politico della manifestazione organizzata dal Comitato europeo delle Regioni (CdR) e dalla Commissione Ue sarà oggi il lancio ufficiale della "Cohesion alliance", l'alleanza degli enti territoriali europei che vuole garantire l'esistenza di una politica di coesione forte, anche dopo il 2020. Nella serata di domani potrebbero poi arrivare gradite sorprese per l'Italia, che ha tre progetti (Montieri, Regione Lombardia e Torino) tra i finalisti candidati a ricevere i premi 'Regiostars 2017', il riconoscimento dell'Ue per i territori che, grazie ai fondi comunitari, hanno portato avanti progetti validi e innovativi.
In concomitanza con la Settimana Ue delle regioni e delle città, si riunirà a Bruxelles anche la plenaria del CdR, che voterà quattro pareri a firma italiana sul finanziamento delle azioni per il clima (Marco Dus, consigliere comunale di Vittorio Veneto), sulla resilienza dei territori davanti alla globalizzazione (Micaela Fanelli, sindaco di Riccia - Campobasso), sul cosiddetto "pilastro sociale" dell'Ue (Mauro D'attis, consigliere comunale di Brindisi) e sulla riqualificazione antisismica degli edifici (Vito Santarsiero, consigliere regionale della Basilicata).
Questa sera la delegazione italiana incontrerà il ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti, mentre domani la vera novità della plenaria sarà il discorso del presidente Karl-Heinz Lambertz che, prima di cedere la parola al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, esporrà il punto di vista delle regioni europee sullo stato dell'Unione.
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