BRUXELLES - "Quello che serve immediatamente" in Emilia-Romagna "sono le risorse per non interrompere gli interventi di ripristino che abbiamo iniziato a fare". Lo ha detto il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, a Bruxelles a margine della riunione della commissione politiche sociali, occupazione, istruzione, cultura e ricerca del Comitato europeo delle Regioni.
"L'altra cosa indispensabile in tempi celeri sono i primi aiuti, i primi indennizzi alle famiglie e alle imprese, e la presidente Meloni ha condiviso l'obiettivo di avere un sistema di indennizzi che arrivi fino al 100%", ha proseguito Lattuca, auspicando che "le prime risorse siano attivate da subito". Tuttavia, ha denunciato, "al momento il decreto legge del 1º giugno, il Dl 61, non contiene risorse né per riparare gli argini dei fiumi né per riparare le strade franate e né per dare incentivi e indennizzi sostanziosi alle imprese". Sulla scelta del commissario, il sindaco di Cesena ha ricordato di aver "proposto al governo di seguire l'esempio utilizzato in tutte le altre calamità dove si è individuato il presidente della Regione di turno come figura di commissario".
"Stiamo aspettando lo stanziamento dal Fondo di solidarietà europeo e stiamo preparando tutta la documentazione di rendicontazione sui danni effettivamente riscontrati", "che può rappresentare una risposta, sebbene parziale, significativa", ha proseguito. "Poi bisogna valutare quelli che sono i margini di riorientamento di altre risorse europee, come il Fesr, per la ricostruzione o per la infrastrutturazione del territorio, per aumentare la protezione rispetto a questi fenomeni", ha sottolineato il primo cittadino.
"Ritengo che alla fine il nostro compito - come sindaci - sia quello di applicare la legge anche quando non la condividiamo, a meno che non siano leggi sommamente ingiuste", ha poi affermato reagendo all'impugnazione da parte della Procura di Padova di 33 atti di nascita di figli di coppie omogenitoriali registrati dal 2017. "Io sono naturalmente favorevole" alla registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali e "credo che sia necessario, un intervento legislativo che chiarisca definitivamente questa possibilità", ha sottolineato.
"Nel mio Comune, nonostante ci siano state alcune richieste, non ho mai effettuato la registrazione perché di fronte alla sentenza della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale che diceva che non era legittima, non l'ho fatto anche a tutela delle stesse famiglie che magari si illudono di aver trovato una risposta che poi viene smontata dalla Procura", come è successo a Padova, ha spiegato.
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