BRUXELLES - Al Comitato europeo delle Regioni "abbiamo tracciato una road map per quella che deve essere la nuova Politica agricola comune: non può prescindere dall'assicurazione del reddito alle imprese agricole che a differenza delle altre imprese non hanno il controllo di tutti i fattori produttivi e per questo va accompagnato con un percorso anche di sostegno. E' drammatico che l'Ue spenda 60 miliardi di euro per la Politica agricola comune e ci troviamo i trattori in piazza, qualcosa evidentemente non funziona". Lo ha detto l'assessore della Campania all'Agricoltura Nicola Caputo, relatore di un parere approvato all'unanimità oggi in plenaria dal Comitato europeo delle Regioni per chiedere un cambio alle regole sui fondi agricoli comunitari. Il problema, segnala Caputo, è la "mancanza di flessibilità di questa Politica agricola comune. Quando è stata scritta la Pac non c'era il covid, non c'erano le guerre e non erano già stati riscontrati in maniera così lampante gli effetti dei cambiamenti climatici. Tutte queste concause determinano una condizione di difficoltà dell'impresa agricola, gli agricoltori vanno ascoltati e vanno accompagnati in un percorso che possa anche rafforzare la politica europea nel suo insieme". Quanto alle misure annunciate oggi dalla Commissione europea, "vanno nella giusta direzione ma sono un piccolissimo segnale - ha spiegato l'assessore campano -. Una piccola questione risolta non può accorciare la distanza rispetto agli agricoltori. C'è bisogno di un cambio di approccio complessivo rispetto alla politica agricola comune. E' il primo elemento che va inserito nella eventuale riforma in quella che comunque dovrà essere la Pac dal 2027 in poi: una maggiore flessibilità, una capacità di adattamento ai cambiamenti che si possono registrare in maniera repentina".
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