Principale punto della riforma, l'indicazione da parte dei partiti europei di un loro capolista unico per tutti i 28 paesi che sia anche il candidato alla guida della Commissione. Poi l'obbligo di chiudere le liste ed indicare i candidati "almeno 12 settimane prima" dello scrutinio. Quindi introduzione di soglie nazionali obbligatorie fra il 3% ed il 5% (attualmente mancano in Spagna e Germania) per la partecipazione alla distribuzione dei seggi. Infine diritto di voto all'estero per tutti i cittadini grazie alle urne elettroniche ed esteso in tutti i paesi ai cittadini che hanno compiuto 16 anni.
"La generazione dei giovani dovrebbe essere incoraggiata nel prendere parte a queste decisioni. La generazione internet preferisce votare online, con un click, piuttosto che andare in comune o in una scuola", ha osservato il correlatore, il socialdemocratico tedesco Jo Leinen aggiungendo che "in alcuni Paesi, le liste elettorali non sono pronte fino a 17 giorni prima delle elezioni. Non so come sia possibile fare campagna elettorale".(ANSA).
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