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Fidanza, 'l'intelligenza artificiale sia al servizio dell'uomo'

"Regolamentare tecnologia che può avere impatti disumanizzanti'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 13 GIU - "Qualcuno dice che forse l'Ue si è spinta troppo in là e troppo presto, rispetto alle evoluzioni dell'intelligenza artificiale che ancora conosceremo nei prossimi mesi. Forse si, ma oggi oltre a discutere il dettaglio normativo è importante affermare un principio: che qualsiasi evoluzione tecnologica - tanto più questa che può avere impatti disumanizzanti - deve essere messa al servizio dell'uomo". Così il capodelegazione di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza, nel suo intervento in aula a Strasburgo durante il dibattito sul regolamento sull'intelligenza artificiale. "Ecco perché è importante dotarci di uno strumento normativo impostato sul rischio, che definisca che non tutte le infrastrutture hanno la stessa pericolosità e che diritti fondamentali quali la proprietà intellettuale, la privacy, la tutela dei consumatori o valori come la democrazia, la libertà di espressione, la dignità umana e la sicurezza non possono essere minati", ha spiegato Fidanza. "È fondamentale contemperare le esigenze dell'innovazione e della competitività del nostro sistema produttivo con l'occupazione e la tenuta sociale. Ma è anche fondamentale tenere aperta la finestra per governare i futuri avanzamenti, per evitare di trovarci a breve nella condizione paradossale di dover inseguire gli altri giganti globali che nel frattempo saranno andati avanti più rapidamente di noi", ha concluso l'eurodeputato. (ANSA).

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