(ANSA) - BRUXELLES, 23 AGO - "Nei suoi numeri e nelle
modalità di impostazione e attuazione la transizione energetica
dettata dalla Ue rischia di essere soltanto un colossale regalo
alla Cina. Come evidenziato dall'Aie, l'Agenzia Internazionale
dell'energia, (riportato oggi dal Sole 24Ore), la Cina ha ormai
il monopolio assoluto della produzione di pannelli solari ma
anche delle materie prime e praticamente di ogni componente
della catena, dal silicico fino al pannello finale.
Il vero paradosso è che tutto questo è finanziato proprio dalla
Ue che è schiacciata sul solare per il quale è totalmente
dipendente da Pechino". E' quanto afferma in una nota il
copresidente del gruppo Ecr del Parlamento europeo, Nicola
Procaccini, eurodeputato di Fratelli d'Italia e responsabile
ambiente ed energia del partito.
"Come conservatori europei - prosegue Procaccini - chiediamo
a Bruxelles di cambiare l'impostazione delle politiche
energetiche e ambientali, che finora hanno portato a consegnare
centinaia di miliardi di investimenti ai colossi industriali
cinesi, che controllano quasi interamente le filiere delle due
principali componenti della transizione ecologica, i pannelli
solari e le batterie. Tutto questo - continua Procaccini - è
stato possibile anche grazie al dumping commerciale cinese degli
ultimi venti anni, pratiche commerciali irregolari con cui la
Cina ha abbassato enormemente i prezzi e ha sbaragliato la
concorrenza a livello mondiale. Pratiche che passano anche per
lo sfruttamento della manodopera degli Uiguri nei campi di
lavoro forzati che producono gran parte della materia prima
dell'industria fotovoltaica cinese. Il risultato di tutto questo
è che, secondo l'Aie, la Cina si prevede raddoppierà entro il
2024 la produzione di pannelli solari e senza nessun vincolo
ambientale, con Pechino che da sola continua a emettere più
anidride carbonica degli Usa e dell'Europa insieme". (ANSA).
Procaccini (FdI), così Green Deal è colossale regalo a Cina
L'europarlamentare: l'Ue deve cambiare impostazione