(ANSA) - STRASBURGO, 12 SET - "Non siamo per nulla
soddisfatti dell'approccio dell'Ue nei confronti del regime
iraniano, ma non è solo colpa di Bruxelles. A un anno della
morte di Mahsa Amini, ventiduenne curda iraniana che si è
sacrificata per libertà, mi auguro che questa commemorazione da
parte delle istituzioni Ue abbia anche un senso politico".
"La Commissione Ue non ha fatto ciò che le abbiamo chiesto, ma
anche governi e Stati nazionali, compresi amici e partner come
gli Usa, hanno purtroppo diminuito la pressione su un regime che
invece va combattuto senza sconti. In Iran, continuano atrocità
come la repressione di minoranze etniche e religiose, il
supporto al terrorismo, avvelenamenti di giovani, arresti di
europei come arma di ricatto per liberare terroristi, e le
uccisioni sommarie sono già 510 nel solo 2023", prosegue la
nota.
"Del resto, il presidente Raisi ha chiare responsabilità per le
repressioni del 1988, quando ricopriva il ruolo di giudice. Ma
oggi l'Ue si presenta divisa, anche nel sostegno alle
opposizioni, e mantiene un velo di ipocrisia sul fatto che la
morte di Mahsa nasce da un'interpretazione fanatica di una
religione, tema che va necessariamente menzionato e non
nascosto", spiega Campomenosi.
"E quando si parla di influenze esterne da parte del regime dei
Pasdaran, oltre alla guerra in Ucraina, non possiamo non
menzionare quanto avviene in Iraq, Libano, e ultimamente persino
in Nagorno-Karabakh. L'Europa deve fare sentire la propria voce,
fare in modo che il sacrificio di questi giovani non sia vano,
intervenire in maniera decisa su Teheran non solo a parole. Ne
va del ruolo che le istituzioni Ue vogliono ricoprire, al
cospetto del resto del mondo", conclude la nota. (ANSA).
Campomenosi (Lega), Ue troppo morbida con Teheran
'La Commissione Ue non ha fatto ciò che le abbiamo chiesto'