(ANSA) - STRASBURGO, 12 SET - "È difficile non vedere
nell'accordo Ue-Tunisia il tentativo di contenere i flussi in
cambio di aiuti finanziari e di esternalizzare le responsabilità
in materia di migrazione. Con esso si rischia di alimentare la
dipendenza da un Paese terzo con tutele dei diritti umani
inadeguate".
"È evidente a tutti che la Tunisia non possa essere
considerata sicura a causa degli episodi di razzismo, xenofobia
e violenza verso i migranti subsahariani, a cui si aggiunge il
deterioramento della democrazia e dello stato di diritto.
Depotenziata appare anche la cooperazione sui rimpatri, che
riguarderebbe solo i cittadini tunisini e non quelli in transito
di altre nazionalità", spiega Ferrara.
"È penoso che tutto questo sia stato celebrato come un
successo dalla Meloni, mentre l'Italia affronta con difficoltà
il doppio degli sbarchi rispetto all'anno scorso, diventando il
più grande hotspot europeo. Anziché battersi per una più equa
ripartizione delle responsabilità nell'Ue, la Premier italiana
preferisce rimanere alleata di coloro che, ostacolando i
ricollocamenti obbligatori, aggravano la situazione dei Paesi di
primo ingresso", aggiunge l'eurodeputata. (ANSA).
Ferrara (M5S), con Meloni Italia è il più grande hotspot europeo
'Evidente che Tunisia non possa essere considerata sicura'