di Pietro Guastamacchia
(ANSA) - ROMA, 18 SET - Quella di von der Leyen e Meloni
nella sua Lampedusa "è stata una passerella e nulla più, poiché
tutto ciò che hanno promesso è semplicemente irrealizzabile", lo
ha detto all'ANSA Pietro Bartolo, eurodeputato Pd ed ex medico
di Lampedusa dal suo ufficio all'Eurocamera a Bruxelles.
Un viaggio che dimostra che sulla migrazione ormai "von der
Leyen svolta a destra e rincorre Meloni", accusa l'eurodeputato
Pd che si rammarica della scelta della leader dell'esecutivo Ue
di difendere "quel memorandum scellerato e immorale che è
l'accordo Ue-Tunisia" fatto con un "dittatore che non rispetta i
diritti umani".
Quella in corso sull'isola per Bartolo non è un'emergenza ma
"un problema che viene acuito ad hoc. E' impossibile pensare
davvero che per un governo di un grande Paese sia un problema
trasferire 7000 persone", taglia secco il lampedusano che in
passato fu in prima linea nella gestione dell'accoglienza sulla
sua isola.
"Nel 2011, ai tempi della primavera araba, in due giorni
arrivarono 8000 persone, ma noi le sapemmo gestire", racconta
Bartolo. "Me lo ricordo bene, arrivò Berlusconi sull'isola e
dopo poco con i traghetti vennero trasferiti tutti in
terraferma, tutti assistiti e curati, mentre il governo oggi ha
trasferito 500 persone ammassate su una barca senza dargli né da
mangiare né da bere, questa non è solo disorganizzazione ma
voglia di enfatizzare il problema", accusa l'eurodeputato
lampedusano.
Il governo starebbe anche pianificando "di creare una
tendopoli a Lampedusa da 2000 posti letto, motivo per cui gli
isolani hanno sbarrato le strade ma non per protestare contro i
migranti ma per protestare contro la malagestione", spiega
Bartolo "una tendopoli pensata per creare tensione mediatica
perché, guarda caso, le elezioni si avvicinano e bisogna
spaventare gli italiani".
Mentre la sua isola torna al centro dell'attenzione in
Europa, Bartolo non nasconde il dolore della lontananza: "Mi
pesa tantissimo non esserci, vorrei essere lì per accogliere
queste persone, per curarle. Mi manca tanto l'isola, ho la
sensazione che quando ero lì le cose andavano diversamente ma
non perché ci fossi io, era un altro tempo... un altro
governo... un altro mondo", si sfoga Bartolo.
"Ieri a Lampedusa un bambino di cinque mesi è morto sotto gli
occhi di tutti, un altro neonato di poche ore è morto di
ipotermia sul barchino su cui era appena nato, ma di cosa stiamo
parlando? Come rimanere insensibili davanti a tutto questo?",
continua l'ex medico dell'isola che poi sottolinea come la sua
scelta di essere a Bruxelles rimanga però oggi ancor più valida.
"La politica europea è la sola che può davvero dare una risposta
a questo problema, l'Europa è il posto giusto in cui battersi se
davvero si vogliono aiutare queste persone". (ANSA).
>ANSA-INTERVISTA/ Bartolo, 'a Lampedusa solo una passerella'
L'europarlamentare: Von der Leyen rincorre Meloni