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Benifei (Pd),servono regole Ue su modelli di IA più potenti

Per il relatore del Pe l'autoregolamentazione non basta

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 22 NOV - "Tutti i contributi sono utili per il lavoro di negoziazione" sulla legge europea sull'intelligenza artificiale (IA) che "stiamo portando avanti tra Parlamento e Consiglio, ma in Parlamento c'è una posizione nettamente maggioritaria nel volere degli obblighi, magari limitati ma chiari, per gli sviluppatori dei modelli più potenti". Lo ha detto all'ANSA Brando Benifei, capodelegazione degli Eurodeputati Pd al Parlamento Europeo e relatore dell'AI Act, commentando il documento di Italia, Francia e Germania in cui i tre Stati dichiarano di opporsi alla "introduzione di norme non testate" riguardanti modelli di fondazione come GPT-4, alla base del chatbot ChatGPT, preferendo piuttosto "un'autoregolamentazione obbligatoria attraverso codici di condotta".
    "Se si incaponiscono su questa linea - ha avvertito - non troveremo un accordo, ma non credo che sarà così. Il Parlamento europeo non è disposto ad accettare autoregolamentazioni light per i modelli più potenti" ha spiegato Benifei, aprendo comunque alla possibilità di limitare il campo di applicazione di questa specifica regolamentazione. Gli obblighi che dovrebbero essere importi dalla normativa Ue ai modelli più potenti devono essere non solo chiari, ma anche "sanzionabili", ha aggiunto l'europarlamentare, specificando che nella proposta di Roma, Parigi e Berlino invece "non c'è nessun incentivo a rispettare le regole auto-attribuite". (ANSA).
   

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