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Zambelli (Fi), Ue intervenga su disuguaglianze nello sport

'Donne ai vertici delle federazioni sportive sono solo 22%'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 08 MAR - "Nella Giornata Internazionale della donna, ho ritenuto importante interrogare la Commissione europea sul tema della partecipazione delle donne nel mondo dello sport, che, nonostante i recenti sviluppi positivi, vivono ancora una situazione di discriminazioni e forte disparità". Lo dichiara in una nota l'eurodeputata Stefania Zambelli (Gruppo PPE-FI).
    "Le donne ai vertici nelle varie federazioni sportive nazionali in Ue sono solo il 22% del totale e nessuna donna figura nella lista dei 100 atleti più pagati al mondo. Le discriminazioni sono tangibili anche per quanto riguarda la visibilità degli sport femminili e l'acquisizione dei diritti televisivi, con i media che non danno la giusta rilevanza ad eventi sportivi femminili, la parità di retribuzione (le calciatrici di Serie A guadagno in media 34 volte meno dei calciatori uomini), e per le condizioni di allenamento: mancanza di strutture ed equipaggiamenti, mancanza di adeguate coperture assicurative, necessità per molte atlete di dover prendere permessi o ferie non retribuite per allenamenti e competizioni", prosegue l'eurodeputata.
    "Molto si sta facendo per cancellare le discriminazioni nel mondo del lavoro, della politica e in altri ambiti, spesso però l'ambito sportivo viene trascurato. Dobbiamo lavorare a tutti i livelli per garantire piena parità anche nel mondo dello sport", conclude Zambelli. (ANSA).
   

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