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Tajani: "Una vittoria la protezione delle imprese in Russia"

"In Europa bisogna guardare a Ecr, è impossibile aprire ai Verdi"

Tajani: "Una vittoria la protezione delle imprese in Russia"

Redazione Ansa

LUSSEMBURGO - "Il pacchetto sanzioni prende oggi una decisione molto importante sulla questione delle imprese che operano in Russia, noi abbiamo due casi, Ariston e Unicredit, oggi passa il principio che ci può essere un risarcimento, passa la base giuridica, ed è una vittoria importante dell'Italia che si è battuta per questo, noi abbiamo 200 imprese che operano in Russia nel rispetto delle sanzioni, abbiamo il dovere di tutelarle". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Lussemburgo, a margine del Consiglio Affari esteri. "Poi vedremo dove si troveranno i fondi". "Grazie all'attento lavoro dell'Italia nella preparazione del pacchetto, oggi è passato il principio secondo cui le imprese possono agire in giudizio per chiedere un risarcimento per eventuali azioni di ritorsione, abbiamo approvato la base giuridica e il principio che queste imprese possano agire in giudizio per essere risarcite", ha precisato. "Nel rispetto delle sanzioni europee, queste aziende continuano ad operare e se colpite potranno avviare le opportune azioni giudiziarie". Sono previsti due tipi di rimedi che permettono alle imprese di agire dinanzi alle corti nazionali Ue per chiedere di esser risarcite. In primo luogo, per chiedere il risarcimento di danni subiti per cause avviate in Paesi terzi da soggetti russi o controllati da russi per contratti o transazioni la cui esecuzione è stata colpita dalle sanzioni europee. In secondo luogo, per chiedere il risarcimento dei danni causati da soggetti russi che hanno beneficiato dei provvedimenti russi di assegnazione in amministrazione temporanea. Non si tratta di meccanismi di compensazione automatica, ma di misure che consentono di agire in giudizio.

Sulle possibili coalizioni o candidature ai top jobs, Tajani commenta alcuni nomi durante il punto stampa. "Credo che si debba guardare con attenzione ai Conservatori, come segretario di Forza Italia dico che è impossibile aprire ai verdi, i cittadini europei hanno dato un'indicazione molto chiara, non accettano la linea di Timmermans". "Se chiedete a me Raffaele Fitto sarebbe un eccellente commissario, però non c'è ancora nessuna decisione, sarà poi il presidente del Consiglio ad avere l'ultima parola dopo aver ascoltato la maggioranza. Ma è importante avere una vicepresidenza", ha ribadito. "Del nome di Costa parleremo al summit dei popolari giovedì mattina prima del Consiglio. Ci deve essere grande equilibrio, garanzie per la questione migratoria e sull'Ucraina, un forte impegno a difesa dell'indipendenza dell'Ucraina e lavorare all'ingresso nell'Ue. Letta? Toccherà ai socialisti presentare dei nomi e poi si vedrà".

Il vicepremier ha inoltre ricordato la figura del generale Claudio Graziano, ex capo di Stato maggiore della Difesa italiano, scomparso la settimana scorsa; era stato anche presidente del Comitato Militare della Ue. "Il generale Graziano è stato un grande italiano, un grande europeo, un uomo che nel corso della sua lunga carriera aveva raggiunto il vertice delle forze armate italiane e poi delle strutture europee. Un dirigente che ha saputo trasferire al cuore dell'Unione Europea le sue esperienze nazionali, la sua capacità di leadership esercitata in missioni delle Nazioni Unite come quelle in Mozambico e Libano. Tanti colleghi europei in questi ultimi giorni hanno espresso il loro cordoglio e ammirazione a riprova dell'apprezzamento unanime che il generale Graziano ha saputo riscuotere in Europa".

Infine, alla domanda sull'eventuale rimozione del veto di Budapest, il ministro Tajani ha risposto "Siamo al lavoro, vediamo se rientra nei dialoghi che si svolgeranno nei prossimi giorni, oggi c'è la visita del premier Viktor Orban in Italia, noi come sapete siamo fortemente impegnati per la tutela dell'integrità territoriale dell'Ucraina".

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