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Pd a von der Leyen, allarmati da accuse russe a reporter italani

Eurodeputati, 'Minato il principio di libertà di stampa'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 13 SET - "Le accuse mosse dalle autorità russe alla giornalista Stefania Battistini, corrispondente italiana della Rai, e Simone Traini, cameraman, sono allarmanti, perché sembrano minare i principi stessi della libertà di stampa e della trasparenza, che sono fondamentali per garantire una comunità internazionale informata, soprattutto in tempo di guerra. Inoltre, la potenziale punizione per queste accuse, fino a cinque anni di carcere per ingresso illegale, ha effetto non solo sui giornalisti che lavorano nella regione, ma anche sugli standard globali di libera informazione". E' quanto hanno scritto oggi gli eurodeputati Pd in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
    "Anche altri giornalisti stranieri sono stati inseriti nella lista dei ricercati dalla Russia e qeusto suggerisce una tendenza più ampia a mettere a tacere le voci critiche durante questo conflitto. I giornalisti italiani sono stati inseriti nella lista dei ricercati del governo russo, con l'accusa di aver attraversato illegalmente il confine' con la Russia", spiegano gli eurodeputati dem.
    "L'annuncio è stato dato dal Ministero degli Affari Interni russo dopo che i giornalisti avevano coperto un'importante incursione di terra delle forze ucraine in territorio russo nella regione di Kursk lo scorso agosto. L'Fsb, il servizio segreto russo, ha aperto un procedimento penale contro Battistini e Traini, accusandoli di essere entrati in territorio russo senza visto e di aver effettuato riprese non autorizzate", continua la lettera. (ANSA).
   

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