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Gori, oggi assente ma avrei votato sì a uso delle armi in Russia

L'eurodeputato del Pd: 'Kiev deve poter esercitare l'autodifesa'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 19 SET - "Sul punto più discusso, riguardante il superamento delle restrizioni all'uso di armi occidentali per colpire target militari in territorio russo, il testo" del Parlamento europeo, "a differenza di quello portato in votazione a luglio, è puntuale nel circoscrivere obiettivi e condizioni, in linea con il diritto internazionale. Anche rispetto a questo passaggio, fossi stato in aula, il mio voto sarebbe stato dunque favorevole, in linea con quello del gruppo dei Socialisti e Democratici europei". Lo scrive su X l'eurodeputato Pd, Giorgio Gori.
    Un impegno istituzionale in Italia non mi ha consentito oggi di partecipare al voto del Parlamento europeo sulla risoluzione di sostegno all'Ucraina. La mia posizione è però nota ai colleghi della delegazione e desidero qui esprimerla con trasparenza - spiega il dem -. Considero condivisibile il testo della risoluzione, più accurato ed equilibrato rispetto a quello approvato a luglio: grazie anche al contributo della delegazione del Partito democratico, è stato inserito un importante passaggio per sollecitare l'Unione europea ad un'iniziativa diplomatica finalizzata al raggiungimento di una pace duratura e giusta per il popolo ucraino.
    "Personalmente - aggiunge -, considero infatti necessario che l'Ucraina aggredita possa esercitare il suo legittimo diritto all'autodifesa senza limitazioni nell'uso delle armi fornite dai Paesi occidentali là dove questo è volto alla prevenzione di attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture.
    Quanto alla delegazione del Pd, che pure sul punto ha espresso posizioni diversificate, con diversi voti contrari, credo sia da sottolineare il larghissimo sostegno al testo complessivo della risoluzione, che comprende anche il passaggio discusso". (ANSA).
   

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