(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - "Ho appreso, con grande
preoccupazione, che la settimana scorsa è stato arrestato in
Francia il mio amico e compagno Gino. A quanto pare, è
l'Ungheria di Orban a richiedere la sua estradizione, accusando
pure lui di essere coinvolto in fatti avvenuti a margine delle
contro-manifestazioni antifasciste alla "Giornata dell'Onore"
neonazista a Budapest, in quel famigerato febbraio del 2023,
quando anche io fui arrestata".
"Gino è arrivato in Italia quando aveva tre anni, dove ha
avuto residenza regolare e continuativa per più di vent'anni.
Eppure, per colpa del razzismo sistemico del nostro paese, gli è
stata negata la cittadinanza, con il pretesto di alcune
segnalazioni di polizia per il suo generoso impegno come
attivista nei movimenti", scrive Salis. "Gino per me è un
compagno, un amico e un fratello. Tuttavia, la solidarietà non è
solo una questione umana e personale, ma anche e soprattutto
politica. Ancora una volta il tiranno Orban prova a calpestare i
valori dell'antifascismo e dello stato di diritto. La mia
vicenda dimostra chiaramente che, per Gino e per tutti gli
antifascisti, in Ungheria non è possibile aspettarsi né un
processo giusto né una detenzione che rispetti i diritti
fondamentali. Auspico che la stessa energia collettiva che è
stata in grado di liberarmi e riportarmi a casa possa incidere
sulla realtà anche questa volta", conclude l'eurodeputata.
(ANSA).
Salis, 'preoccupata per arresto Gino, Orban vuole estradizione'
'Auspico l'energia collettiva che mi liberò possa incidere'