BRUXELLES - Non solo Alleanza Verdi e Sinistra. Nel nuovo Parlamento europeo entreranno oltre 50 rappresentanti di partiti nazionali che ancora non hanno una affiliazione politica a uno dei sette gruppi che già formano l'emiciclo di Strasburgo.
Tra i nuovi partiti eletti in Grecia, un seggio va al partito di sinistra 'antisistema' Rotta di Libertà (Pe), uno a Vittoria (Movimento patriottico democratico - Niki) di area conservatrice e uno ancora per Voce della Logica (Foni Logikis) sempre di estrema destra. L'Ungheria premia con un seggio il partito di estrema destra Mi Hazánk Mozgalom, mentre con la Lettonia entrano al Pe Prima la Lettonia (Lpv) di estrema destra e l'alleanza conservatrice Per una buona Lettonia (AŠ) che dovrebbe affiliarsi con il Ppe, con un seggio ciascuno. La Lituania premia con un seggio il partito centrista e nazionalista dell'Unione del Popolo e della Giustizia, mentre nei Paesi Bassi due seggi andranno al partito federalista Volt. La Polonia, poi, elegge 6 nuovi rappresentanti da Confederazione Libertà e Indipendenza (Konfederacja) di estrema destra fondato all'alba delle elezioni del Parlamento europeo del 2019 e altri 3 dalla Coalizione Civica (Ko). Con due seggi entra al Pe anche il partito populista e nazionalista rumeno SOS Romania che dovrebbe aderire al gruppo di Identità e democrazia. Altri cinque seggi per l'Alleanza per un'Unione dei romeni (Aur), più vicino a Ecr. La Slovacchia elegge un rappresentante di Voce - Socialdemocrazia di orientamento social-democratico, mentre la Spagna premia tre rappresentanti del partito anti-sistema La festa è finita (Salf), che fa della lotta alla corruzione la sua battaglia politica. Infine, un seggio andrà alla coalizione spagnola di sinistra Sumar.
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