Il Consiglio europeo è la più giovane ma la più influente delle istituzioni comunitarie, spetta a lui definire gli obiettivi e le priorità politiche della Ue. Creato nel 1974, come foro informale di discussione dei capi di Stato e di governo dell'allora Cee, il Consiglio europeo acquisisce uno status formale con il Trattato di Maastricht del 1992, in cui viene definito anche il suo ruolo: fornire all'Unione l'impulso necessario al suo sviluppo e definirne gli orientamenti politici generali.
L'ultimo passo con il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il primo dicembre 2009, che conferisce al Consiglio europeo il ruolo di istituzione europea e ne indica anche un presidente, in carica per due anni e mezzo, funzione rinnovabile una sola volta. Il primo presidente del Consiglio europeo è stato il belga Herman Van Rompuy, scelto dai 27 all'unanimità il 19 novembre 2009. L'attuale presidente è il belga Charles Michel.
L'istituzione è composta dai capi di Stato o di Governo degli Stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione. L'Alto Rappresentante per la Politica estera e la politica di sicurezza partecipa ai lavori e, qualora l'ordine del giorno lo richieda, ogni capo di Stato o di Governo può decidere di farsi assistere da un ministro, così come il presidente della Commissione da un commissario.
In occasione di crisi internazionali o interne, il presidente può convocare anche dei Consigli straordinari ad hoc su tematiche particolari. Le decisioni vengono prese quasi sempre per consenso, solo qualora manchi l'unanimità, e il Trattato lo permetta, si può procedere ad una votazione a maggioranza qualificata.
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