L'Inghilterra batte la Serbia 1-0 al suo esordio nel gruppo C nei Camponati europei di calcio. Decide la partita una rete di Jude Bellingham al 13' del primo tempo
LA PARTITA
Ancora lui, Jude Bellingham. Il ragazzo prodigio dell'Inghilterra non finisce di stupire, e neppure di fare il goleador, così è sua la rete che, a Gelsenkirchen, stende la Serbia. Come troppo spesso capita loro in un grande torneo, Milinkovic-Savic e compagni mancano l'appuntamento, non giocano bene e l'Inghilterra, pur senza incantare, ne approfitta. La marcatura che ha deciso il match arriva dopo appena 13 minuti, quando Saka (uno dei migliori dei suoi) disegna un cross dal lato corto dell'area di rigore deviato da Pavlovic: Bellingham si inserisce con perfetto tempismo e anticipa Zivković con un colpo di testa che non lascia scampo a Rajkovic. Così, con questa ennesima prodezza, il n. 10 inglese diventa il primo giocatore a segnare per la nazionale dei Tre Leoni sia ai Mondiali (lo fece in Qatar) che agli Europei, e da tesserato di una squadra straniera: prima il Borussia Dortmund e ora il Real Madrid. Non solo: a 20 anni e 353 giorni di età, Jude diventa anche un recordman di precocità, perché, essendo sceso in campo anche ad Euro 2021, è il primo giocatore europeo ad aver preso parte a tre grandi competizioni per le nazionali prima ancora di aver compiuto 21 anni.
Il tutto per mettere oggi il proprio timbro su una vittoria che nel corso del match per l'Inghilterra diventerà meritata, visto che ha dominato per 20 minuti e poi ha tenuto bene botta, colpendo anche una traversa nella ripresa con Harry Kane, con un perfetto colpo di testa su palla morbida di Bowen. Il nome del bomber del ct Southgate, che a fine partita ha elogiato Bellingham ("è un giocatore incredibile, a volte viene voglia di fermarsi in campo per ammirare le sue giocate") fa venire in mente quello di un altro centravanti, ovvero Vlahovic, schierato accanto all'intoccabile Mitrovic e apparso lento e macchinoso, al punto da riuscire a concludere verso Pickford soltanto a otto minuti dalla fine.
Lo juventino è stato il simbolo di una Serbia che a Gelsenkirchen, nonostante il rumoroso sostegno dei suoi tifosi, aveva le pile scariche. E che quindi continuando così farà poca strada: ma contro la Danimarca e nel 'derby' con la Slovenia non mancherà occasione di rifarsi. Però bisognerà alzare, e di molto, il livello della prestazione. E proprio tenendo conto della prova dei serbi rimane qualche perplessità sul ruolo dell'Inghilterra in questo Europeo: è una delle favorite, ma nel secondo tempo di questa sfida avrebbe dovuto fare meglio. A meno che, come spesso accade gli inglesi, la stanchezza di una stagione troppo lunga non cominci a farsi sentire nelle gambe dei giocatori che vestono la maglia con i Tre Leoni. Southgate, che se non arriva almeno in semifinale rischia la panchina, incroci le dita.
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