Svizzera batte Italia 0-2 nel primo ottavo di finale degi campionati europei di calcio in corso in Germania. Gli azzurri sono eliminati.
"Ci sono mancati il ritmo, la freschezza, che fanno sempre la differenza. Stasera ho cambiato dei giocatori ma in questo momento non siamo in grado di fare più di questo". Così Luciano Spalletti ai microfoni della Rai dopo l'eliminazione da Euro 24. "Quel gol a inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe, siamo stati poco incisivi, il ritmo ha fatto la differenza, il loro ere più alto nel primo tempo e anche individualità c'era un passo differente tra le coppie. Molti non sono stati continui a pressare, a rosicchiare centimetri".
"Uscire cosi' fa male, chiediamo scusa a tutti". Gianluigi Donnarumma, portiere e capitano dell'Italia, e' schietto dopo l'eliminazione della nazionale da Euro 2024, dopo una partita nella quale e' stata dominata dalla Svizzera. "L'eliminazione e' meritata - prosegue Donnarumma a RaiSport - e per come e' venuta e' durissima da digerire. Il primo tempo e' andato malissimo, poi dovevamo reagire nel secondo e invece abbiamo subito preso il secondo gol. Se e' mancato il coraggi? E' mancato tutto, la qualita', il coraggio...".
I GOL
Al 47' SVIZZERA-Italia 2-0! Rete di Vargas. Aebischer pesca Vargas in area di rigore. Il numero 17 elvetico ha lo spazio per controllare indistubato e poi lascia partire un destro a giro sul palo lontano che si insacca alla sinistra di Donnarumma.
Al 38' SVIZZERA-Italia 1-0! Rete di Freuler. Vargas pesca a centro area l'inserimento di Freuler. Il centrocampista controlla col destro e poi col mancino conclude verso la porta. Donnarumma devia ma non riesce ad evitare la rete.
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GLI AZZURRI:"CHIEDIAMO SCUSA A TUTTI"
Dalle lacrime di gioia del Mondiale vinto 18 anni fa a quelle di tristezza per un Europeo praticamente finito quasi prima di cominciare. L'avventura degli azzurri in Germania finisce così tra i fischi dei tifosi italiani arrivati all'Olympiastadion e il pianto dei giocatori finiti in ginocchio sul prato di uno stadio entrato nella storia del calcio italiano per quel Mondiale conquistato nel 2006. "Uscire così fa male, chiediamo scusa a tutti - afferma un affranto capitano azzurro Gianluigi Donnarumma - L'eliminazione è meritata - prosegue Donnarumma oggi migliore in campo per l'Italia - e per come e' venuta e' durissima da digerire. Il primo tempo e' andato malissimo, poi dovevamo reagire nel secondo e invece abbiamo subito preso il secondo gol. Se e' mancato il coraggio? E' mancato tutto, la qualita', il coraggio...".
Donnarumma non e' l'unico a fare mea culpa. Ma dai fischi ricevuti dai giocatori che a fine partita sono andati sotto la curva dei tifosi e dal gesto di chi respingeva il gesto penitenziale che veniva dal campo, scuse non accettate. Per Donnarumma è "difficile parlare oggi, c'è bisogno di fare mea culpa, chiedere scusa ai tifosi. E' una delusione enorme, non siamo mai entrati in partita. Abbiamo lasciato il pallino in mano a loro, commettendo troppi errori. Diamo meriti alla Svizzera che ha fatto una grande partita ma noi dovevamo fare molto meglio. Abbiamo giocatori da cui ripartire, giocare le coppe aiuterà tanti ragazzi a gestire meglio queste partite, ad avere ritmi più alti, come serve in queste gare. Ci sono tanti giovani forti a cui manca solo l'esperienza, su questo i tifosi devono stare tranquilli anche se ora è dura sentire queste parole"
"La costruzione dal basso? Quando calci due-tre palle lunghe e le prendono sempre loro, senza riuscire a gestirle, allora è meglio partire dal basso, fai meno fatica, altrimenti c'è un buco enorme quando recuperano palla loro - prosegue il portiere, rispondendo alle domande di chi crit. Ma serve la forza di gestire meglio i palloni e far salire la squadra, sbagliamo troppe palle semplici e prendiamo imbarcate. Nel primo tempo l'avevano sempre loro, ci ha ammazzato, non eravamo aggressivi. Siamo molto delusi - conclude Donnarumma - c'è da prendersi tutti le proprie responsabilità, e andare avanti Ho cercato di dare una scossa, è mancata la voglia di reagire, di aiutarci uno contro l'altro, è mancato tutto oggi. In campo si è visto, è stato inaccettabile". E' grande la delusione anche di Darmian: "In questo momento prevale la delusione, il rammarico. E' difficile dare spiegazioni. Perché bisogna chiedere scusa a tutti per quello che abbiamo fatto - ha detto Darmian a Sky dopo la sconfitta con la Svizzera. "Perdere non è mai piacevole, è dura quando si subiscono sconfitte così", ha concluso il difensore azzurro e dell'Inter.
LA PARTITA
Brutta, sfiancata, senza idee. Doveve essere l'Italia della rivoluzione voluta da Luciano Spalletti, e invece la peggior nazionale di questo Europeo si fa travolgere e umiliare da una Svizzera potente, veloce, perfetta tatticamente e che, dopo aver tolto agli azzurri la gioia del Mondiale due anni fa, li butta fuori da un Europeo nel quale erano rimasti solo grazie al gol di Zaccagni all'ultimo secondo con la Croazia. A condannare un'Italia inguardabile, nello stadio di Berlino, è un 2-0 della Svizzera firmato dal bel gol nel primo tempo del centrocampista del Bologna Remo Freuler e dal tiro a giro di Vargas a ripresa appena cominciata, tra tante statuine azzurre. Termina così, senza mai aver entusiasmato, il torneo continentale di Donnarumma e compagni che cedono la coppa conquistata a Wembley e tornano a casa con la consapevolezza che ci vorrà molto tempo per rivedere una Nazionale degna della sua storia.
Per di più, il pomeriggio horror, si consuma in un luogo, l'Olympistadion, che aveva regalato soddisfazioni infinite nel 2006 con la Coppa del Mondo vinta da Lippi. A partita iniziata, tutto confermato nell'Italia, con Mancini al fianco di Bastoni in difesa. A centrocampo, in cabina di regia spazio a Fagioli al posto di Jorginho, mentre nel terzetto avanzato esordio nella competizione per El Shaarawy. Negli elvetici a sinistra Rieder al posto dello squalificato Widmer, con Aebischer che si sposta sull'out di destra. In avanti, confermato l'attacco leggero con Embolo-Ndoye e Vargas. Pronti via con una Svizzera molto aggressiva che pur non rendendosi troppo pericolosa comprime gli azzurri nella loro metà campo nei primi minuti. Poi l'Italia comincia a farsi vedere grazie a Fagioli che comincia a prenderla per mano: bello il lancio per Cristante che si invola verso la porta difesa da Sommer ma non azzecca l'assist. Ancora la squadra elvetica che crea la prima vera occasione del match con Embolo che si invola verso l'area azzurra, scocca un tiro a giro che Donnarumma respinge da campione.
Passata la prima paura gli azzurri si fanno sotto con la prima conclusione di Chiesa che rientra e calcia con il destro, Akanji devia in angolo. E' un'Italia che prova ad allentare la pressione elvetica, ma a comandare il gioco è la squadra di Yakin di nuovo pericolosa con Rodriguez e poi con Rieder. La pressione svizzera non si ferma, l'Italia non riesce a uscire in una partita che sembra la replica di quella con la Spagna. Inesorabile arriva il vantaggio rossocrociato, al minuto 37: bellissima azione di Xhaka e compagni, Ndoye tocca per Vargas sulla sinistra, cross basso che premia l'inserimento centrale del centrocampista del Bologna Remo Freuler, Mancini è in ritardo, stop e destro al volo sul primo palo che batte Donnarumma per l'1-0 elvetico. Un volta avanti la Svizzera non si ferma andando ad un passo dal 2-0 su punizione con Rieder ma Donnarumma è ancora provvidenziale andando a deviare il tiro a sul palo. Si chiude così un primo tempo horror degli azzurri tenuti a galla solo dal loro capitano. La ripresa parte con Zaccagni al posto di El Shaarawy, anche se i cambi necessari sarebbero molti di piu', ma si comincia nel peggiore dei modi per l'Italia che va sotto 2-0, quando ancora non e' completato il 46': Aebischer riceve sulla fascia sinistra e serve il movimento a rimorchio di Vargas al limite dell'area, destro a giro perfetto del numero 17 elvetico che si insacca proprio sotto l'incrocio dei pali alla sinistra di Donnarumma. L'Italia prova a scuotersi e va vicina al gol su una deviazione fortuita di Schar che termina sul palo. Spalletti mette dentro anche Retegui per l'acciacato Barella, ma la pressione azzurra è sterile e non fa paura alla Svizzera che riesce a difendersi bene.
Al minuto 30 azzurri vicini a riaprirla: altro legno colpito, taglio alle spalle della difesa di Zaccagni che si ritrova da solo davanti a Sommer, l'esterno della Lazio serve Scamacca che da un metro dalla porta in posizione defilata colpisce in pieno il palo. Proprio lì dove in pratica finisce l'Europeo dell'Italia che ci prova ancora, ma la Svizzera non concede nulla e va vicina anche al 3-0 con Zuber. Ed è così che la festa della marea rossa a Berlino può partire, dopo aver distrutto sul nascere i sogni di un'Italia spenta e inguardabile che non onora la sua storia. In quell'Olympiastadion che aveva fatto sognare con un Mondiale conquistato 18 anni fa colorando il cielo d'azzurro e che oggi, invece è tutto rosso. I tifosi italiani invece fischiano i giocatori che vanno a chiedere scusa a fine partita, ed e' l'immagine dello sprofondo azzurro. per l'apoteosi di una Svizzera sempre più bestia nera.
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