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L'analisi di Prandelli: 'Poche punte? Colpa dei 'giochisti''

L'ex ct: "La Figc dovrebbe crescersi in casa i selezionatori"

Cesare Prandelli

Redazione Ansa

"Bisogna curare di più i settori giovanili, i centri federali, cercare di capire come far crescere il talento in Italia, che c'è, ma probabilmente è soffocato da questo calcio geometrico, per tornare ad un calcio sano, dove imprevedibilità e fantasia individuali devono essere padrone del gioco. Noi da 15 anni seguiamo delle mode: del possesso palla, dei giochisti. Abbiamo prodotto dei buoni giocatori, non ottimi, a centrocampo. Ma abbiamo perso le punte, gli esterni, quelli capaci di affrontare l'uno contro uno".

E' l'opinione dell'ex ct Cesare Prandelli, ospite di Radio anch'io sport. "Adesso, per recuperare ci vuol tempo, allestendo un programma sportivo che parta dai bambini e per quersto serve la collaborazione di Federcalcio e Lega" ha aggiunto.

Una delle critiche che vengono mosse è la scelta di Spalletti come ct, troppo allenatore e poco selezionatore secondo alcuni: "Io sostengo da tempo che la Federazione dovrebbe crescere in casa i selezionatori", a partire "dagli ex campioni del mondo.
    Ora è facile dire 'Spalletti non è un selezionatore', ma contro la Svizzera "Luciano cosa poteva fare? Ci sono mancati temperamento, carattere, determinazione. Ci fosse stato in campo un Chiellini... I protagonisti sono i giocatori".
    Rischiamo di non andare ancora ai Mondiali? "Il rischio c'è" ha proseguito Prandelli, ricordando che "quando nel 2014 fummo eliminati io dissi 'siamo sicuri che nei prossimi anni ci andremo?' Già ai tempi avevamo dei dati che mostravano un trend negativo in prospettiva: una grandissima competenza e grandi risorse fino ai 19-20 anni, siamo competitivi a livello mondiale ma poi abbiamo un buco incredibile, da anni. Non riusciamo a proporre giocatori in prima squadra, a farli crescere, a dar loro una forza morale e quindi li perdiamo. Forse la Federazione deve fare qualcosa in più, deve cercare di farli crescere in casa i ragazzi". Ci vorrebbe una Nazionale multietnica, come la Svizzera che ci ha battuto: "Altro tema molto interessante. Ma se noi abbiamo le scuole calcio dove devi pagare, i nuovi italiani non hanno la possibilità di farlo. Dobbiamo dare la possibilità a questi ragazzi di aiutarci, ne abbiamo bisogno".

   

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