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Mbappé dove sei? La Francia invoca la sua stella

Bilancio deludente per l'attacco guidato dal capitano mascherato

Redazione Ansa

Due autogol ed un rigore sono il magro bottino della Francia dopo quattro partite all'Europeo. Grazie ad una difesa ben più efficace, è bastato ad approdare ai quarti, contro il Portogallo di CR7.

Ma non a tranquillizzare la critica d'oltralpe, che si interroga preoccupata sulla scomparsa dello spumeggiante attacco dei Blues, arrivato in Germania con il biglietto da visita delle 29 reti segnate in otto match del gruppo B di qualificazione. In particolare è Kylian Mbappé ad essere sotto osservazione.

Il fuoriclasse francese, uno dei protagonisti più attesi, è andato a segno solo dal dischetto, seppure con la giustificazione dell'incidente all'esordio, quando si è fratturato il naso battendo contro la spalla dell'austriaco Kevin Danso. Rimasto in panchina con l'Olanda, è tornato contro la Polonia con il volto protetto da una mascherina alla quale ha subito giurato eterna avversione. Comunque ha realizzato dagli 11 metri il momentaneo vantaggio. Infine è parso insolitamente impacciato sotto porta negli ottavi con il Belgio.

Poco per uno dal quale - naso rotto o no - ci si attende sempre la giocata risolutiva. Con l'aggravante, agli occhi di una parte dei suoi compatrioti, di doversi far perdonare l'addio al Paris SG e l'assenza ai Giochi di Parigi, anche se quest'ultima non dipende da lui, ma dal 'no' del Real Madrid, sua nuova squadra. Così il futuro attaccante di Ancelotti è finito sul banco degli imputati. "Stato d'animo, forma atletica, questione tattica... Dov'è realmente Kylian Mbappé in questo Europeo?", si chiede L'Equipe. C'è poi chi, in Francia, aspetta al varco 'Donatello' - soprannome ricevuto all'arrivo a Parigi per la somiglianza con le tartarughe ninja - così come altri suoi compagni di squadra, dopo la presa di posizione "contro gli estremismi" a proposito dell'ascesa dell'estrema destra nelle elezioni legislative. Nel ritiro di Paderborn oggi è intervenuto Guy Stéphan, vice di Didier Deschamps, per difendere le sterili stelle della prima linea, Antoine Griezmann e, appunto, Mbappé. "Penso che tutti abbiamo minimizzato un po' il trauma del naso rotto - ha sottolineato Stéphan, incalzato dalle domande dei giornalisti - Questo non spiega tutto, sono d'accordo, ma lo shock è stato molto traumatico". Il capitano dei Blues, "gioca con la maschera e ha difficoltà nella visione periferica" ha aggiunto l'assistente di Deschamps per spiegare il fastidio causato dalla protezione. Inoltre, Mbappé "ha avuto una fine di stagione un po' estenuante" al Paris Saint-Germain, dove qualche volta si è ritrovato anche in panchina, ha aggiunto l'allenatore. "Kylian resta Kylian. Non vi dico tutti i gol che ha segnato per noi (48, ndr). Cosa può fare di meglio? Segnare, come gli altri, non c'è solo lui", ha concluso Stéphan.

   

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