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Euro 24: Yamal più Bellingham, la Top 11 é dei giovani

Che centrocampo con Rodri, Xhaka e Rice; a 41 anni super Pepe

Redazione Ansa

Il talento di Lamine Yamal e Jude Bellingham orienta gli Europei 2024, vetrina speciale per giovani campioni già affermati: da Musiala a Nico Williams, da Xavi Simons a Guler sono in tanti ad avere sfruttato la rassegna tedesca per confermare le loro qualità.

Carta d'identità meno acerba per il sontuoso centrocampo 'titolare', con consolidate colonne del calcio europeo come Rodri, Xhaka e Rice che hanno dato spettacolo.

Meno certezze nel reparto arretrato: il georgiano Mamardashvili si fa preferire in porta davanti a un pacchetto di tutto rispetto formato da Akanji, Guehi e Cucurella. Accanto a loro l'inossidabile Pepe, ancora il migliore a 41 anni. Questa la top 11 degli Europei: Mamardashvili, Akanji, Guehi, Pepe, Cucurella, Rodri, Xhaka, Rice, Musiala, Bellingam, Yamal.

MAMARDASHVILI: tanti portieri di livello ma ad eccellere è il gigante georgiano che milita nel Valencia. Migliore n.1 in Liga, protagonista ai rigori nel playoff con la Grecia, trascina la Georgia con super parate. E' maturo per la Premier.

AKANJI: il pupillo di Guardiola svetta a Euro 2024 in una Svizzera eccellente. Si esalta contro Germania, Italia e Inghilterra, ma sbaglia il rigore decisivo.

GUEHI: meglio di veterani come Walker e Stones, il 24/enne del Crystal Palace si è dimostrato costante e affidabile sia in marcatura che in appoggio. Si è sentita la sua assenza per squalifica contro la Svizzera. E' pronto per un club da Champions.

PEPE: se Ronaldo stenta lui, che ha due anni in più, eccelle ancora. Baluardo insuperabile in una squadra deludente che esce ai rigori ai quarti. Un esempio di dedizione, continuita', eccellenza fisica.

CUCURELLA: i fischi dei tedeschi per il mani non fischiato dall'ineffabile Taylor non lo condiziona. De La Fuente lo preferisce a Grimaldo e non sbaglia. Spinge come un treno sulla fascia e ripiega veloce in fase difensiva, colonna della Spagna.

RODRI: il più completo centrocampista al mondo è sui suoi livelli. Compatta ed equilibra la Spagna temperando l'esuberanza dei giovani campioni e ricucendo il gioco per schermare la difesa. Uno spettacolo la lotta tra titani con Kroos nei quarti.

XHAKA: regista universale, come il vino buono migliora invecchiando. Sulla scia della super stagione col Leverkusen, agli Europei tampona, rilancia, crea senza un attimo di tregua.

RICE: nella modesta Inghilterra della prima fase è sempre il migliore, all'altezza dei 122 mln che l'Arsenal ha investito su di lui un anno fa. In mezzo a tanti giocolieri dà sostanza, continuità e qualità.

MUSIALA: talento ispirato e ora maturo, trascina una Germania a corrente alternata con spunti d'autore e 3 gol. Comincia da protagonista, finisce con minore lucidità.

BELLINGHAM: veterano a 20 anni, protagonista col Real, cresce di rendimento e delizia i tifosi con un gol magico che salva la squadra con una rovesciata alla Slovacchia, dopo il gol lampo alla Serbia.

YAMAL: paragoni stratosferici per il talento che ha fatto ieri 17 anni conquistando il mondo con giocate sopraffine, personalità, coraggio e lo straordinario gol alla Francia. Solo Pele', ai mondiali 1958, aveva mostrato simili numeri prima dei 18 anni. T

anti protagonisti acclamati, a fianco della top 11. Fra i portieri DONNARUMMA e DIOGO COSTA. Tra i difensori, GVARDIOL, CARVAJAL, CALAFIORI e KOUNDE'; tra i centrocampisti KANTE', SABITZER, DE BRUYNE, MAINOO, TONI KROOS, FABIAN RUIZ; fra i giocatori di attacco NDOYE, DOKU, GULER, BUKAYO SAKA, WIRTZ, NICO WILLIAMS, CONCEICAO, XAVI SIMONS, GAKPO, SCHRANZ, DANI OLMO, FODEN. 

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