Un tempo erano i 'brasiliani' della nazionale dell'Urss, che nel 1960 vinse il primo Europeo della storia avendo in formazione Givi Chokheli, Zaur Khaolevi e Mikheil Meskhie. Nel 1981, invece, la Dinamo Tbilisi di Kipiani, Shengelia e Chivadze arrivò a vincere la Coppa delle Coppe. Poi cadde il muro di Berlino e la Georgia divenne indipendente, mentre il suo calcio non era più quello di una volta, nonostante la presenza di gente del calibro del milanista Kaladze e di Ketsbaia genio e sregolatezza, ben presto emigrati all'estero. L'ex rossonero è poi tornato in patria per darsi alla politica e fare il sindaco di Tbilisi. Il calcio, sport più amato di questa Repubblica conosciuta anche per i suoi vini e che nel 2022 ha presentato domanda di adesione all'Unione Europea, soffriva la mancanza di campioni e di un torneo nazionale dal livello troppo basso e, anche se alla guida della nazionale si sono avvicendati tecnici di nome come Hector Cuper, Alain Giresse o Klaus Toppmoller, i risultati non sono mai arrivati. Ora però il vento è cambiato. Battendo ai rigori la Grecia, la Georgia, ora allenata dal francese Willy Sagnol (vicecampione del mondo, da calciatore, con la sua nazionale nel 2006) ha conquistato per la prima volta l'ammissione alla fase finale di un Europeo, quello che sta per disputarsi in Germania. Un risultato frutto della fioritura di una generazione di giocatori il cui simbolo è quel Khvicha Kvraratskhelia, idolo di Napoli. Ma attenzione anche al portiere Giorgi Mamardashvili, eroe della notte di Tbilisi contro la Grecia, che gioca nel Valencia dove è diventato titolare dopo essere arrivato per fare il terzo, guadagnandosi l'attenzione delle big d'Europa. Poi ci sono Kochorasvili, centrocampista del Levante, Lochoshvili, della Cremonese e Giorgi Tsitaishvili, nato in Israele da genitori georgiani e cresciuto in Ucraina, con la cui nazionale ha vinto il Mondiale Under 20 nel 2019 segnando un gol nella finale contro la Corea del Sud. Poi ha scelto di rappresentare la Georgia a livello di nazionale maggiore. Ma la qualificazione a Euro 2024 dei georgiani (fra i quali solo tre giocano ancora in patria) è anche il frutto degli investimenti dello Stato per far crescere il calcio nel paese. Infatti, il governo finanzia tutti i club, dalla prima alla quinta divisione, e grazie al programma 'Hat Trick', al quale partecipa anche l’Uefa, sono state costituite quattro accademie regionali dove far crescere i giovani talenti. Detto questo, si deve però sottolineare che la qualificazione è arrivata nonostante il cammino della Georgia nelle eliminatorie fosse stato pessimo, con un quarto posto in un girone composto da cinque squadre. Il salvataggio è arrivato grazie al fatto che Kvara e compagni avevano vinto il proprio gruppo di Lega C, la terza serie della Nations League, e ciò, grazie a un regolamento Uefa un po' contorto, ha fruttato un posto negli spareggi, poi terminati con il lieto fine a spese dei greci. In Germania sarà quindi la storica prima volta in un grande torneo: Turchia, Portogallo e Repubblica Ceca le avversarie nel girone, e a qualcuno a Tbilisi vorrebbe continuare a sognare.
La Rosa:
Portieri: Luka Gugeshashvili (Qarabağ), Giorgi Loria (Dinamo Tbilisi), Giorgi Mamardashvili (Valencia).
Difensori: Lasha Dvali (APOEL), Giorgi Gocholeishvili (Shakhtar Donetsk), Giorgi Gvelesiani (Persepolis), Otar Kakabadze (Cracovia), Guram Kashia (Slovan Bratislava), Solomon Kverkvelia (Al-Okhdood), Luka Lochoshvili (Cremonese), Jemal Tabidze (Panetolikos).
Centrocampisti: Sandro Altunashvili (Wolfsberger), Giorgi Chakvetadze (Watford), Zuriko Davitashvili (Bordeaux), Otar Kiteishvili (Sturm Graz), Giorgi Kochorashvili (Levante), Nika
Kvekveskiri (Lech Poznań), Saba Lobjanidze (Atlanta United), Anzor Mekvabishvili (Universitatea Craiova), Gabriel Sigua (Basel), Levan Shengelia (Panetolikos), Giorgi Tsitaishvili (Dinamo Batumi).
Attaccanti: Khvicha Kvaratskhelia (Napoli), Giorgi Kvilitaia (APOEL), Georges Mikautadze (Metz), Budu Zivzivadze (Karlsruhe).
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