"Il calcio è crudele, eravamo la squadra migliore. Fa male". Il ct del Galles Robert Page ancora non si dà pace, perché agli Europei c’è la Polonia. Infatti, l'eroe della sfida tra le due nazionali che metteva in palio un posto nel torneo continentale è stato Wojciech Szczesny, portiere della nazionale polacca che parando il quinto e decisivo rigore contro i gallesi ha regalato ai suoi la qualificazione. Lo spareggio dopo 120' di gioco, era finito senza gol. Poi, nel dopopartita, Szczesny ha annunciato che finiti gli Europei lascerà la nazionale "per fare spazio ai giovani". Intanto cercherà di essere protagonista anche nel 'girone di ferro' che vedrà Lewandowski e compagni impegnati contro Francia, Olanda e Austria. Compito non facile, per una nazionale che occupa il 28/o posto nel ranking della Fifa, e che nelle qualificazioni europee non era riuscita a piazzarsi in uno dei primi due posti in un gruppo in cui è stata preceduta da Albania e Repubblica Ceca. È una nazionale un po' 'italiana' quella del ct Michal Probierz (in carica dallo scorso settembre, dopo l'esonero del portoghese Fernando Santos), perché oltre al portiere della Juve (la cui riserva è Skorupski del Bologna) trovano spesso spazio i vari Dawidowicz e Swiderski del Verona, Milik della Juventus, Zielinski del Napoli, Bereszynski e Walukiewicz dell'Empoli e Zalewski della Roma. Quest'ultimo è nato in Italia, a Tivoli, ma ha scelto la Polonia per onorare la memoria di suo padre Krzysztof, al quale era molto legato. E a proposito di calciatori che giocano all'estero: nella nazionale polacca, che ha un'età media di 28,2 anni, la percentuale di 'stranieri' arriva all'84,6%. Normale per un calcio nel quale i club della 'Ekstraklasa' per far quadrare i conti devono sempre ricorrere alle cessioni dei loro pezzi pregiati, che spiccano il volo verso altri campionati. La qualificazione agli Europei arrivata al fotofinish ha placato gli animi dopo le roventi polemiche dei mesi scorsi, alcune delle quali riguardavano il precedente ct Santos, accusato di non conoscere i giocatori polacchi. Con il suo esonero, deciso nonostante avesse un contratto fino ai Mondiali del 2026, è tornata la calma necessaria per affrontare le sfide decisive e ha ritrovato lucidità anche Lewandowski, finito nel mirino di parte della critica con l'accusa di aver pagato una cena con i soldi della federazione. Ma come gioca la Polonia? Di solito Probierz preferisce puntare sulla difesa a tre, in cui spicca l'ex 'italiano' Kiwior, poi c'è un centrocampo a 5 con Zielinski come elemento fondamentale e in cui il romanista Zalewski, quando viene impiegato, fa l'esterno di sinistra. Altri elementi stimati dal ct sono il mediano Slisz, che gioca negli States ad Atlanta, e Piotrowski che invece fa parte dei bulgari del Ludogorets. In attacco c'è la presenza fissa di Lewandowski mentre il suo partner non è sempre lo stesso visto che a volte, al posto del veronese Swiderski, ha trovato spazio un altro giocatore con passato in Italia, il 'pistolero' Piatek, attualmente in Turchia al Basaksehir. E, all'occorrenza, c'è Milik. Basterà per fare strada in Germania? Il girone è il più difficile, e la Polonia conterà soprattutto sul proprio forte spirito nazionalistico e sul carattere.
La Rosa:
Portieri: Marcin Bulka (Nice), Łukasz Skorupski (Bologna), Wojciech Szczęsny (Juventus).
Difensori: Jan Bednarek (Southampton), Bartosz Bereszyński (Empoli), Przemysław Frankowski (Lens), Jakub Kiwior (Arsenal), Tymoteusz Puchacz (Kaiserslautern), Bartosz Salamon (Lech Poznań), Sebastian Walukiewicz (Empoli).
Centrocampisti: Paweł Dawidowicz (Hellas Verona), Kamil Grosicki (Pogoń Szczecin), Jakub Moder (Brighton), Jakub Piotrowski (Ludogorets), Taras Romanczuk (Jagiellonia
Białystok), Bartosz Slisz (Atlanta United), Damian Szymański (AEK Athens), Sebastian Szymański (Fenerbahçe), Kacper Urbański (Bologna), Nicola Zalewski (Roma), Piotr Zieliński (Napoli).
Attaccanti: Adam Buksa (Antalyaspor), Robert Lewandowski (Barcelona), Krzysztof Piątek (Başakşehir), Michał Skóraś (Club Brugge), Karol Świderski (Hellas Verona).
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