Una Nazionale, quella italiana, "normale" che deve diventare "speciale" seguendo il progetto di Luciano Spalletti per il quale serve tempo e pazienza. Tra due giorni agli Europei di calcio in Germania c'è da affrontare la Croazia in un match decisivo per il passaggio agli ottavi degli azzurri e il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina assicura che questa Italia è pronta: "capisco tutte le aspettative da parte di tutti, però dobbiamo fare i conti con la realtà.
In questo senso Gravina ribadisce il suo appoggio al progetto del ct azzurro Luciano Spalletti: "Il mio più che un commento è ribadire la scelta di un progetto che richiede pazienza e tantissimo lavoro, il clima è sereno. Non dobbiamo mai dimenticare che si parla di campionato europeo di calcio, quando si parla di calcio ci sono le partite e i risultati sono legati anche alla forza degli avversari e a tante altre variabili".
In vista della partita spartiacque a Lipsia con la Croazia, il presidente della Figc fa quindi il punto a Casa azzurri sulle aspettative per il match del 24 giugno.
"Dopo la vittoria con l'Albania ho visto i ragazzi felici ma sereni, come li ho visti amareggiati ma sereni dopo la sconfitta meriata con la Spagna - aggiunge Gravina nel corso di un evento con il sottosegretario all'Ambiente Claudio Barbaro - Nel calcio si può vincere ma si può anche perdere. Quello che non possiamo assolutamente perdere è calare sul nostro progetto. Noi abbiamo scelto il miglior allenatore allora presente sul mercato, ha una sua filosofia che noi condividiamo e riteniamo l'unica filosofia che dobbiamo seguire. E' chiaro che dobbiamo fare i conti anche con delle distanze che purtroppo ci legano in termini di raffronto con altre realtà. Sono legate all'esperienza: noi ci presentiamo con i nostri 26 giocatori, con quattro over 30 rispetto a chi ne ha sette che sono la maggior parte delle squadre compresa la Spagna. Abbiamo un solo under 23, abbiamo un gruppone tra under 23 e over 30, che in termini di esperienza internazionale solo in quattro hanno la media di alcuni calciatori della Croazia. Quindi paghiamo in termini di esperienza, in termini di materiale selezionabile molto più ridotto rispetto ad altre realtà, paghiamo anche un gap rispetto a disponibilità di strutture. Tutte queste cose devono farci capire che non basta la storia di un paese per poter rivendicare delle aspettative. Le aspettative si formano con il lavoro, credendo e soprattutto giocando insieme".
"Quello che mi sento di dire oggi - prosegue Gravina - l'ho detto già alla vigilia del 2021 e spero che sia ben interpretato: è che non gioca il campionato Europe solo la squadra che va in campo. Il campionato Europeo lo giocano tutti i protagonisti del mondo intero, noi siamo una squadra normale e lo ribadisco ancora una volta come detto nel 2021. Per diventare una squadra speciale che punta a obiettivi speciali, abbiamo bisogno di tutto quello che ci circonda: di essere sereni, dell'entusiasmo, dobbiamo lavorare, serve la spinta dei tifosi, abbiamo bisogno anche di un supporto sotto il profilo di giuste e corrette interpretazioni da parte di chi deve raccontare anche alcune emozioni. Ecco tutto questo fa sì che noi possiamo diventare una squadra speciale. Capisco tutte le aspettative da parte di tutti, però dobbiamo fare i conti con la realtà.
Affronteremo l'ultimo impegno (del girone, ndr) con la consapevolezza - conclude il n,1 della Figc - che la nostra è una squadra che può competere con altre realtà sapendo che c'è sempre il rischio del risultato e questo purtroppo lo sapremo solo lunedì sera".
Euro 2024: Gravina, per il progetto Spalletti serve pazienza
N.1 Figc:ko con Spagna meritato, squadra deve diventare speciale