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Vattani, importante ruolo delle regioni a Expo 2025 Osaka

'Completano il puzzle per far conoscere il nostro sistema Paese'

Redazione Ansa

“L’idea è quella di un’Italia che si presenta con cultura, alta tecnologia e ricerca e le regioni che seguono in forma speculare". Lo sottolinea l'ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l'Italia a Expo 2025 Osaka spiegando che “occorre presentarsi come un Paese variegato, ricco di offerta culturale e da conoscere meglio. Che in fondo è lo scopo dell’Expo”. Vattani, parlando con l'ANSA nel corso della JETCUP - il concorso per sommelier, alla sua sedicesima edizione, svoltosi nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo - ha sottolineato il lavoro svolto sin dall’inizio dei lavori per la prossima esposizione universale, tramite la firma del protocollo, con il presidente del Friuli, Massimiliano Fedriga che è anche il presidente della Conferenza delle Regioni. “Il Lazio, ad esempio, porterà la Testa di Ulisse di Sperlonga, ma anche tutte le nostre imprese di aerospazio e dell'alta tecnologia. Il Giappone sa cosa è l’Italia, ma altri Paesi della regione ci conoscono principalmente per moda, design e gastronomia. Noi dobbiamo completare quel puzzle, e lo facciamo con l’aiuto delle regioni”. Il commissario sottolinea inoltre come, nonostante la diversità delle dimensioni delle nosre regioni, all'Expo di Osaka hanno già firmato più regioni di quelle che erano presenti a Dubai 2020. “È ovvio che costa arrivare in Giappone, però i vantaggi sono enormi. Noi abbiamo commissionato uno studio del Politecnico di Milano dal quale si evince che ci aspettiamo un aumento del 20% dell’export dai valori attuali, che equivale a un plus di 700 milioni di euro dall’inizio di Expo Osaka nell’aprile 2025. Significa anche l’attrazione di investimenti, perché grazie alla collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), ogni regione farà conoscere come testimonial le grandi aziende giapponesi che ci investono. Un esempio è il Lazio, con l’investimento da 350 milioni di euro della Takeda nella città di Rieti. Questo lo dobbiamo raccontare, il concetto è quello di fare sistema”. 

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