(ANSA) - TRIESTE, 3 APR - "In un momento di tragedia non possiamo che essere soddisfatti della nostra attività: c'è un leggero calo nel traffico dei container, ma in marzo registriamo addirittura una crescita nel traffico dei traghetti, con qualche punto percentuale in più rispetto a marzo 2019". A dirlo è Zeno D'Agostino, Presidente del Porto. "Il treno è rimasta l'unica modalità con cui le merci si muovono da un confine all'altro - spiega - non potendo oggi viaggiare in camion. La nostra rete di servizi intermodiali, dal Belgio all'Ungheria, diventa fondamentale". Ma è in arrivo un momento di calo: "Stanno entrando in lockdown anche i paesi riferimento del porto: Germania, Austria, Ungheria, Cechia, Slovacchia". Enrico Samer, presidente e a.d. della Samer & Co. Shipping, parla di "marzo quasi da record: le 'autostrade del mare' con la Turchia ha retto e con la difficoltà del transito terrestre attraverso i Balcani molti camion si sono riversati sulla strada marittima; forte è stata anche la richiesta di treni, mancando autisti".
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