(ANSA) - TRIESTE, 11 APR - "L'ultimo decreto conferma
l'impostazione del precedente. C'è qualche leggera apertura, ma
non riguarda, se non marginalmente, la manifattura.
"Ogni settimana di chiusura in più - aggiunge - rischia di
pregiudicare la futura ripresa delle attività produttive e molte
aziende purtroppo non avranno la forza di farlo". Confermando di
"rispettare le decisioni assunte", la presidente degli
industriali friulani presenta alcune proposte: "Suggeriamo al
Governo di superare la classificazione per codici Ateco delle
attività produttive privilegiando un approccio fondato sulla
sicurezza dei lavoratori. Apra chi è in grado di garantire la
sicurezza, indipendentemente da altre logiche settoriali. Chi
non è in grado si prenderà il tempo per attrezzarsi e lo
aiuteremo a farlo". (ANSA).
Coronavirus: Confindustria Udine, ultimo Dpcm non soddisfa
M. Danieli, c'è qualche apertura, ma non è ciò che auspicavamo