(ANSA) - TRIESTE, 24 APR - Dati epidemiologici mostrano che
il tempo impiegato nell'individuare le persone a rischio è
fondamentale per il controllo dell'epidemia e che poche ore
possono fare un'enorme differenza. Il vantaggio principale del
'contact tracing' tramite app è che si possono rintracciare le
persone che sono state esposte e rischiano quindi di essere
state infettate in tempi molto brevi.
Per questo motivo, secondo Ferretti, il contact tracing tramite
app potrebbe permettere di controllare l'epidemia e dovrebbe
essere centrale nella risposta al COVID19 soprattutto in un
possibile scenario in cui il coronavirus non sparirà
definitivamente ma potrebbe ritornare. Il ricercatore ha
premesso, però, che, perché lo strumento funzioni, è importante
anche che velocità ed efficacia dei test diagnostici siano
ottimali. Supporto pubblico, fiducia, adozione della app da
parte dei cittadini e rispetto delle sue indicazioni sono
altrettanto fondamentali. Ovviamente, non conoscendo ancora
molte cose di questa Pandemia, il tracciamento tramite app non
va considerata come l'unica soluzione ma come parte di una
strategia integrata che preveda anche sorveglianza
epidemiologica, prevenzione del rischio, test nelle comunità,
tracciamento degli hot spot, lockdown locali, il distanziamento
fisico.
Ferretti è uno dei 'figli' della Sissa di Trieste dove arrivò,
dopo la laurea alla Scuola Normale Superiore, per un dottorato
in fisica teorica delle particelle. Proprio sulle persone
formate alla Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati è
intervenuto, a margine, il direttore della stessa Sissa, Stefano
Ruffo, sottolineando quanto nella scuola da lui diretta "in 40
anni siano stati coltivati campi di ricerca interdisciplinari e
innovativi, attività coniugata a un master in comunicazione
della scienza, giornalismo scientifico". E' per questo che
"quando si verifica la necessità di analizzare il dato, di
capire il numero, emergono figure nei media che in gran numero
si sono formati alla Sissa". Ruffo ha fatto i nomi ad esempio di
Paolo Giordano, Vittoria Colizza, Alessandro Vespignani, Guido
Sanguinetti. Ruffo ha indicato il contributo dato dalle persone
formate alla Sissa al dibattito in corso sulla pandemia: "Tanti
sono autori di numerosi articoli su magazine e quotidiani
nazionali in quanto voci esperte, contribuendo a un'informazione
scientifica di qualità". (ANSA).
Coronavirus: Ferretti, individuare subito persone a rischio
Colloquium alla Sissa. Ruffo, formati grandi ricercatori