Friuli Venezia Giulia

Fase 3: giovani Nembro in bici Torino-Trieste per ripartire

'Esperienza ci insegna che dobbiamo continuare a essere attenti'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 18 AGO - Hanno percorso 630 chilometri in una settimana da Torino a Trieste sulle loro biciclette come segno della voglia di resistere e ripartire, senza dimenticare la sofferenza del recente passato ma guardando comunque avanti con fiducia. Stamani, un gruppo di giovani dell'oratorio di Nembro (Bergamo) guidati da don Matteo Cella sono stati accolti al molo Audace dall'assessore comunale allo Sport, Giorgio Rossi, in occasione dell'ultima tappa del loro viaggio.
    Nembro è stato uno dei centri tra i più colpiti dal Covid, con 188 morti in poco più di due mesi, e ancora oggi è al centro delle cronache per le indagini sull'istituzione tardiva della zona rossa. "Chi aveva competenze e informazioni qualificate avrebbe dovuto essere più pronto a prender in mano la situazione", osserva don Matteo. "Adesso dà molto fastidio il balletto dello scaricabarile tra Regione e Stato". Il sacerdote ricorda che durante il lockdown Nembro "ha reagito anziché lamentarsi o rassegnarsi"; "c'è stata una grande vitalità e solidarietà di cui i giovani sono stati protagonisti".
    Durante l'estate, poi, riferisce il prete, la provincia bergamasca ha registrato un grande afflusso di persone "come sintomo della voglia di ripartire", le quali sono state accolte dalla popolazione del luogo che "è stata molto accorta e ha chiesto serietà e prudenza". Nei giorni in cui il gruppo di ciclisti da Nembro percorreva il nord Italia in bici, la curva dei contagi a livello nazionale è tornata a crescere.
    "L'esperienza ci ha insegnato che dobbiamo continuare a fare così - afferma don Matteo -, cioè avere tutte le precauzioni del caso ed essere attenti, ma allo stesso tempo non possiamo lasciarci blindare di nuovo in casa o vivere con la paura".
    (ANSA).
   

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