(ANSA) - TRIESTE, 03 DIC - "Credo che l'impianto" del Dpcm
"abbia diversi problemi. Non sono state accolte le osservazioni
delle Regioni: ad esempio, ci sono disparità importanti di
trattamento sul territorio nazionale".
In particolare, per quanto riguarda i limiti agli spostamenti
tra i comuni, "una persona che abita a Roma - ha spiegato
Fedriga - può girare liberamente e di fatto avere servizi per
milioni di persone, perché quella è la dimensione; tutta la mia
regione è la metà del comune di Roma e uno non può spostarsi da
un comune di 500 anime".
Secondo Fedriga, quindi, "si può ipotizzare, come hanno fatto
le Regioni", uno spostamento "su base almeno provinciale",
perché "non è possibile che cittadini dello stesso Paese nella
stessa situazione abbiano diritti totalmente diversi".
"Questa cosa - ha osservato - sarà molto difficile da far
passare: erano diverse le indicazioni arrivate dalla Conferenza
delle Regioni che sono state totalmente disattese e non
ascoltate e forse immagino nemmeno lette visto che non è stato
recepito nulla".
"E' ovvio - ha concluso - che tutte le Regioni spingono
perché si mantenga un atteggiamento di responsabilità, perché la
pandemia non è finita. Il comportamento di ognuno e il
distanziamento sono fondamentali. Detto questo, affinché la
popolazione possa condividere questi comportamenti, penso che
dobbiamo mettere in campo scelte e norme che siano eque e
comprensibili". (ANSA).
Dpcm: Fedriga, nel testo disparità trattamento tra territori
Su spostamenti diverso per chi vive a Roma e in comune 500 anime