(ANSA) - TRIESTE, 07 APR - Ha innovato le sonorità
dell'esecuzione violinistica ed è stato riferimento geniale
dell'età dei Lumi: Giuseppe Tartini, insigne compositore e
violinista nativo di Pirano d'Istria (oggi Slovenia), storico
maestro di cappella alla Basilica del Santo a Padova, trova a
Trieste uno spazio museale dedicato e permanente, nei "250 anni
+ 1" dalla morte, come indicano gli organizzatori.
"La stanza di Tartini", il museo transfrontaliero allestito
nella sede e per iniziativa del Conservatorio di Trieste a lui
intitolato, avrebbe dovuto essere inaugurato, in presenza, nel
2020, destinato alle celebrazioni tartiniane.
La stanza di Tartini, a cura dei musicologi Margherita Canale
e Paolo Da Col, è collegata all'itinerario tartiniano che
include la città natale, Pirano d'Istria, e la città di Padova
dove l'opera del musicista si è dispiegata. In attesa che il
museo apra al pubblico in presenza, i visitatori, attraverso
immagini e panoramiche a 360 gradi, possono individuare online
tutti gli elementi interattivi della mostra che, di volta in
volta cliccati, schiuderanno interventi video, letture,
esecuzioni musicali. (ANSA).
Musica: apre il museo dedicato a Giuseppe Tartini
Inaugurazione in digitale per una struttura transfrontaliera