(ANSA) - TRIESTE, 11 OTT - Dai diritti al lavoro alla scuola,
passando per la sanità, fino alla protesta contro il green pass.
Sono questi i temi che hanno portato in piazza i rappresentanti
dei sindacati Usb, Usi e Cobas, tre delle 14 sigle che in tutta
Italia hanno dichiarato lo sciopero nazionale per la giornata di
oggi proclamato già lo scorso agosto.
Circa mille persone si sono unite in un corteo che da piazza
Goldoni è partito alle 10.50 in direzione via Carducci e
proseguirà - "in modo pacifico" hanno sottolineato più volte gli
organizzatori - verso piazza Libertà, le Rive e corso Italia,
per poi tornare in piazza Goldoni. È schierato un imponente
numero di forze dell'ordine.
"Questo sciopero vuole mettere al centro il lavoro - ha
specificato Sacha Colautti, coordinatore principale di Usb - Il
governo Draghi ha rimosso completamente la crescita economica di
questo paese, mettendo al centro non i lavoratori ma l'impresa.
Siamo qui anche per il rincaro delle bollette aumentate del 40%
e lo sblocco dei licenziamenti in piena pandemia. Sono necessari
investimenti in sanità, sicurezza e investimenti". "Si aggiunge
la questione del green pass - continua il sindacalista - per noi
non è uno strumento che, calato nel contesto lavorativo, è utile
a limitare i danni della pandemia. Critichiamo la misura nel
merito. Devono esserci altre scelte: i datori devono assumersi
la responsabilità di applicare le misure di distanziamento, che
ora non sono al centro a causa dell'applicazione obbligatoria
del Green pass. I tamponi devono essere a carico dell'azienda".
(ANSA).
Mille in piazza a Trieste, diritti lavoro e no Green pass
Rimettere lavoro al centro. Richiesta tamponi gratuiti