(ANSA) - TRIESTE, 19 GEN - "L'unica cosa che vogliamo è che
giustizia venga fatta e che le autorità competenti trovino tutte
le persone coinvolte, tutte queste dovranno rispondere alla
giustizia, e in cuor nostro speriamo solo che non vengano fatti
sconti di pena, ma che paghino per ciò che hanno commesso. Nulla
sarà mai abbastanza perché il vuoto che abbiamo non potrà mai
essere colmato".
"In ogni momento aspettiamo che il nostro piccolo varchi la
porta di casa, ma questa non si apre. Robert non tornerà mai a
casa. Non abbiamo pace", aggiungono i famigliari del 17enne
ucciso a Trieste per una ragazza contesa.
"In questo momento oltre il dolore struggente della perdita
di Robert, stiamo vivendo delle emozioni contrastanti -
sottolineano - c'è rabbia, dolore, incredulità. Non abbiamo
pace. In un qualche modo si cerca una ragione a tutto questo,
ma, una ragione non c'è. Non si può accettare ciò che è successo
né tantomeno dare una spiegazione logica. Se ci fosse stata una
logica ora non saremo qui a scrivere queste righe".
Rivolgendosi poi alla città, concludono, "da quando è
accaduto il tutto, abbiamo sentito il forte abbraccio dei nostri
concittadini, Trieste si è unita attorno a noi": "non finiremo
mai di ringraziarvi, nell'immenso dolore che stiamo provando
siete riusciti a farci sentire il vostro calore". La famiglia
ringrazia chi ha partecipato alla fiaccolata organizzata
domenica nel rione di San Giacomo e "tutte le persone che non
hanno potuto partecipare, ma che ci sono state comunque vicine".
"A tutti voi dedichiamo il nostro 'Grazie di cuore'. Trieste
città speciale, piena di amore e altruismo" (ANSA).
Omicidio Trieste: famiglia Robert, tutti i coinvolti paghino
'Vogliamo venga fatta giustizia. Abbraccio città è forte'