(ANSA) - TRIESTE, 25 GEN - Un paese che si colora di giallo,
ancora una volta, per chiedere verità e giustizia per Giulio
Regeni. Un tam tam di bandiere ai balconi, luci accese alle
finestre e braccialetti ai polsi che parte da Fiumicello e
raggiunge tutta Italia a sei anni esatti dall'ultimo messaggio
che il ricercatore friulano inviò da Il Cairo.
A Fiumicello la giornata comincia con una maratona di
letture, dedicata ai pensieri e ai diritti. Poi l'intitolazione
del parco scolastico al concittadino Giulio. "La targa di
Fiumicello è un'azione ufficiale. Provo tanta emozione. In altri
luoghi, però, chiediamo azioni concrete, le panchine gialle ad
esempio", dice la mamma del giovane, Paola Deffendi.
"Oggi, con il cuore, sono a Fiumicello - afferma il
presidente della Camera, Roberto Fico - Vicino a Paola, Claudio
e Irene Regeni. Sono sei anni senza Giulio. C'è l'impegno più
che mai fermo di andare avanti, e di far sì che attraverso la
sinergia fra le istituzioni possa ripartire il processo".
Nel pomeriggio l'Almo Collegio Borromeo di Pavia trasmette
un'intervista alla famiglia di Giulio, anche sui temi di
attualità politica. "Gli interessi con l'Egitto sono forti ma
bisognerebbe avere anche il coraggio di fare delle scelte, che
sono responsabilità della politica", afferma Paola. "Ci
auspichiamo un Governo che sia più sensibile ai diritti umani,
meno alla vendita di armi e che ci possa dare sostegno",
aggiunge il padre Claudio.
L'appuntamento clou è però in serata sul palco della sala
Bison di Fiumicello, dove salgono Paola, Claudio, Irene e
Ballerini. In silenzio espongono lo striscione giallo "Verità
per Giulio Regeni". Seguono pensieri e parole per Giulio con
ospiti, artisti, testimonianze. Alle 19.41, infine, con una
fiaccola accesa in mano, viene osservato un minuto di silenzio.
(ANSA).
Regeni: sei anni senza Giulio, 'azioni concrete per verità'
Mamma,interessi con Egitto ma fare scelte. Fico,processo riparta