(ANSA) - TRIESTE, 17 FEB - Liliana Resinovich, la donna
scomparsa il 14 dicembre da Trieste e il cui cadavere è stato
ritrovato il 5 gennaio, aveva nascosto dietro a un quadro appeso
in casa un biglietto con i codici di accesso al suo conto
corrente. La scorsa estate aveva mostrato il nascondiglio al
fratello Sergio perché, aveva detto, "non si sa mai".
Secondo quanto affermato da Liliana, ha detto Sergio, il
marito Sebastiano Visintin non era a conoscenza del
nascondiglio. Dopo la morte della donna, il fratello ha raccolto
alcuni effetti personali di lei dall'abitazione di via
Verrocchio, tra cui quadri e foto di famiglia. "Quando sono
tornato a casa mia - ha quindi precisato Sergio - ho cercato il
biglietto per vedere se aveva scritto anche altro. Ho
controllato tutti i quadri, li ho smontati e il foglietto non
c'era. Non so da quanto mancasse dal nascondiglio o chi l'abbia
portato via".
Su Il Piccolo, a raccontare un punto di vista diverso della
vicenda, dalla parte di Liliana, è lo scrittore Pino Roveredo in
un intervento sulla solitudine della donna in "un mondo che non
l'ha mai cercata". (ANSA).
Donna morta a Trieste: fratello, spariti suoi codici banca
'Li nascondeva dietro quadro'. Su Il Piccolo intervento Roveredo