Mostre: Trieste dà voce ai volti donne della conoscenza

(ANSA) - TRIESTE, 08 MAR - Dare voce ai volti femminili del sistema scientifico e culturale di Trieste: è l'obiettivo della mostra fotografica "Le Donne nella Città della Conoscenza", inaugurata oggi, Giornata Internazionale delle donne, nello Spazio Trieste Città della Conoscenza della Stazione Centrale.
    Promossa dalla Scuola internazionale superiore di Studi avanzati (Sissa) e curata da Sissa Medialab, l'esposizione si inserisce nel quadro di Trieste Learning City. In mostra ci sono i volti e i ruoli delle protagoniste del mondo accademico, della ricerca e della cultura di Trieste. "La nostra Scuola - ha spiegato il direttore della Sissa, Andrea Romanino - è impegnata nelle questioni che riguardano inclusione ed equilibrio di genere. Spero che le storie raccontate dai volti e dalle parole delle donne ritratte possano motivare molte giovani donne a intraprendere le carriere accademiche, in particolare nelle materie scientifiche, che più soffrono del divario di genere".
    Secondo la vicesindaco di Trieste, Serena Tonel, "il ruolo femminile proprio nella scienza, da sempre ambito di prerogativa maschile, dev'essere premiato per dare maggiore dignità e meritato prestigio a quelle donne che hanno contribuito con il loro impegno a rendere un servizio di elevato significato per l'intera comunità".
    Diversi gli enti coinvolti nell'iniziativa, tra cui, Elettra Sincrotrone Trieste, ICGEB, Conservatorio "Giuseppe Tartini", Università di Trieste, OGS, "Abdus Salam" International Centre for Theoretical Physics - ICTP, The World Academy of Sciences - TWAS. La mostra sarà aperta fino al 14 maggio venerdì e sabato dalle 16 alle 19.30. Al percorso fotografico - è stato spiegato - si aggiungeranno una serie di incontri a tu per tu con le donne ritratte e appuntamenti sul tema delle questioni di genere. Tra questi un confronto tra le istituzioni locali sul tema delle politiche di supporto al ruolo delle donne nella scienza, nella cultura e nell'organizzazione degli enti, in occasione della stesura e approvazione di un Gender Equality Plan, uno strumento istituzionale per definire linee guida e buone pratiche. (ANSA).