(ANSA) - SUSEGANA, 19 MAR - Testimoniare che le Ville Venete,
realizzate tra il XV e il XVIII secolo, tra Veneto e Friuli,
considerate tra i più importanti patrimoni storico-culturali e
paesaggistici esistenti al mondo, sono ancora una realtà viva;
sono luoghi di incontro, di arte e musica, di produzione
agricola sostenibile, di un turismo "esperenziale". Nascono da
queste premesse i progetti "Gran Tour" e "Gran Pass", che vedono
uniti 31 siti, lanciati dall'Associazione Ville Venete, che
aggrega centinaia di proprietari e gestori (recente l'adesione
anche de La Rotonda di Vicenza), al fine di "supportare,
valorizzare, trasmettere e promuovere la Civiltà delle Ville
Venete con l'obiettivo di preservare questi beni per le
generazioni future, nel solco dell'accessibilità e
sostenibilità".
"La nostra attività - ha rilevato la presidente, Isabella
Collalto de Croy, proprietaria del castello di Susegana
(Treviso) - è fatta di azioni concrete, precise. In questi due
anni di pandemia abbiamo lavorato per realizzare questi progetti
proprio per dare dimostrazione che queste realtà sono vive". Non
sono realtà ferme nel tempo, bellezze architettoniche legate in
molti casi al genio di Palladio e altri grandi nome
dell'architettura dei secoli scorsi, ma sono luoghi di
produzione sul piano turistico, culturale, agricolo. Non è solo
un'azione di custodia di un passato ma una dimensione che guarda
al futuro.
In quest'ottica, i "Gran Tour" ha dato vita a una guida,
disponibile in varie sedi oltre che nelle Ville aderenti, con le
indicazioni geografiche relative alla dislocazione delle Ville,
i vari percorsi da seguire per vedere più siti con le distanze
tra loro, le offerte specifiche nel campo dei prodotti, della
ristorazione e dell'eventuale pernottamento, in alcuni casi. Un
modo - è stato ricordato - per consentire una vacanza, anche
breve, all'insegna del "villeggiando" di Villa in Villa.
"Le Ville Venete - ha detto Vittorio Dalle Ore, di Villa
Barbaro a Maser (Treviso), Patrimonio dell'Umanità Unesco - sono
un fenomeno affascinante, e per chi come me ha il meraviglioso
privilegio di abitarne una, sono un sogno che si rinnova ogni
giorno". Un vivere - come ha sottolineato Florian Stepski di
villa Rechsteiner a Piavon d'Oderzo (Treviso) - che deve aprirsi
al futuro: "ho subito indirizzato il timone verso la
sostenibilità e la multimedialità, avendo ben presente che è
compito delle nuove generazioni riportare al centro delle vita
economica e sociale le Ville Venete". "Ogni stanza del castello
e della cantina - gli ha fatto eco Guecello di Porcia e
Brugnera, Castello di Porcia (Pordenone) - ha una storia da
narrare ed è per me e la mia famiglia privilegio e
responsabilità raccontarla".
Il "Gran Pass" è riservato a chi decide di diventare Amico
delle Ville Venete, con una quota di adesione di 30 euro, e
prevede agevolazioni sia per gli ingressi sia per i vari eventi
organizzati nelle 31 Ville. (ANSA).
Ville Venete, itinerari per scoprire storia e nuova vita
Associazione lancia progetti "Gran Tour" e "Gran Pass"