(ANSA) - TRIESTE, 29 APR - Di lui raccontano episodi alla
Serpico: un poliziotto senza paura, spregiudicato se necessario.
Soprattutto, il suo nome rimbalzò sulle cronache nazionali negli
anni Novanta perché fu il primo poliziotto infiltrato in una
organizzazione criminale.
Scozzai era nato nel 1942 a Tirana quando l'Albania era
occupata dal regime italiano, ma presto si trasferì con la
famiglia in Friuli Venezia Giulia. Entrato giovanissimo in
polizia era presto riuscito a far parte della Squadra Mobile
della Questura di Trieste, praticamente finendo per
rappresentarne la storia, sotto la guida di Sergio Petrosino e
Giuseppe Padulano (che diventerà Questore anni dopo). Infine
diresse la Mobile per circa venti anni costituendo un gruppo
affiatato ed efficace. Poi, fu trasferito a Bari, alla Direzione
Investigativa Antimafia.
Chi lo conosceva lo ricorda alla guida di un Maggiolino
cabriolet o al manubrio di una Guzzi V7 nera. Mezzi propri ma
che, se necessario, utilizzava anche per lavoro. (ANSA).
Morto Luciano Scozzai, il poliziotto 'infiltrato'
Nato nel 1942 a Tirana, era storia squadra Mobile di Trieste