(ANSA) - VENEZIA, 19 MAG - "Nella prossima stagione
influenzale non è esclusa una co-circolazione di virus
influenzali e Sars-CoV-2, pertanto, va sottolineata l'importanza
della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti
anziani e fragili. E non bisogna sottovalutare il fatto che non
tutti i vaccini sono uguali fra loro, e gruppi di persone
rispondono meglio a vaccini diversi ".
La vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente
e gratuitamente, per gli over 65 e che rappresentano circa il
23% della popolazione e con una percentuale destinata ad
aumentare. A questi vanno aggiunti i pazienti affetti da
patologie croniche. Eppure, ha aggiunto, "nonostante l'offerta
sia attiva e gratuita, le coperture in Italia sono molto al di
sotto dei target raccomandati sia tra gli anziani sia tra le
categorie a rischio, con tassi particolarmente bassi tra gli
operatori sanitari e tra le donne in gravidanza". Molti sforzi
sono ancora da fare per aumentare l'adesione vaccinale,
soprattutto coinvolgendo tutti i professionisti sanitari attori
del processo. Un ruolo importante lo possono svolgere le
associazioni di pazienti, da cui arriva un appello alle regioni:
"in materia vaccinale riprendere posizioni differenti rispetto a
regioni vicine induce confusione". "Se in una regione si dice
che l'antinfluenzale non si può fare insieme al vaccino Covid e
quella vicino dice esattamente il contrario - ha detto Simona
Barbaglia, presidente di Respiriamo insieme onlus. i pazienti si
confondono, per quanto possano cercare di informarsi. Quindi i
rappresentati delle associazioni di pazienti devono cercare di
riportare alla scienza. In questo modo però si perdono consensi
nelle persone. E forse è uno dei motivi per cui non si riesce a
raggiungere la copertura ideale del 95% e minima del 75% di
vaccinati con l'antifluenzale". (ANSA).
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