Friuli Venezia Giulia

Ricerca: nuovo PRIN per studio tatto condizioni fisiologiche

Touch on a Chip, di SISSA con CNR-IOM, CNR-NANO, UniFirenze

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 01 GIU - La scoperta dei canali Piezo è valsa al biologo Ardem Parapoutian il Premio Nobel per la Medicina nel 2021. E' grazie ad essi che siamo in grado di percepire gli stimoli meccanici. Non si è però ancora scoperto esattamente come questo avvenga; dunque è l'obiettivo del progetto triennale Touch on a Chip (ToaC), finanziato dal Ministero dell' Università e della Ricerca tra i Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) con un contributo di 640 mila euro.
    Nei prossimi tre anni, ToaC indagherà queste proteine con un chip che ricreerà le condizioni fisiologiche. Coordinato dalla SISSA di Trieste, dove si è svolta la prima riunione operativa, il progetto coinvolge anche Istituto Officina dei Materiali (CNR-IOM) di Trieste e Istituto Nanoscienze (CNR-NANO) di Pisa, e l''Università di Firenze.
    Queste proteine sono coinvolte nella percezione del dolore, nella regolazione della respirazione, della divisione cellulare e della progressione dei tumori. Il loro malfunzionamento è associato a numerose condizioni patologiche, dall'emicrania al dolore cronico. Ma si sa ancora molto poco sul processo di trasduzione meccanica in condizioni fisiologiche. Touch on a Chip (ToaC) svilupperà un dispositivo così che i ricercatori applichino stimoli localizzati tramite microscopi a forza atomica ai neuroni coinvolti nella percezione meccanica per vedere cosa determina la distribuzione e l'espressione dei canali Piezo.
    "Uno dei problemi nello studio di questi canali in vivo è che sono espressi debolmente nelle fibre nervose ed è quindi difficile manipolarli. Con un chip sapremo esattamente dove trovarli", spiega Paul Heppenstall, neurobiologo alla SISSA e coordinatore di ToaC. Il progetto coinvolgerà inoltre uno studente di dottorato (che trascorrerà un semestre all'Università di Zurigo per misurare le forze con pinzette magnetiche) e un altro che sarà ospitato al Max Plank Institute for Medical Research ad Heidelberg, nel laboratorio diretto da Stefan Hell (Premio Nobel nel 2014). (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it