Friuli Venezia Giulia

>>>ANSA/Comandante Base Usaf a genitori ragazzo,'immenso dolore'

L'incontro dopo la morte del 15enne investito dalla soldatessa

Redazione Ansa

(di Lorenzo Padovan) (ANSA) - TRIESTE, 24 AGO - Un semplice, lungo e delicato abbraccio tra genitori. E' stata l'essenza dell'incontro - in forma privata - tra i vertici della Base Usaf di Aviano (Pordenone) e la famiglia di Giovanni Zanier, il ragazzo di 15 anni travolto e ucciso dall'auto di una soldatessa statunitense che guidava ubriaca.
    Chi ha assistito alla breve visita parla di commozione sincera, di dolore e vicinanza che il comandante Tad D. Clarke ha espresso ai parenti del ragazzo. Restando a disposizione anche per future esigenze. La grande famiglia Usaf - che ad Aviano conta quasi 10 mila persone, tra militari e congiunti - ha espresso in questo modo lo stato d'animo che si respira nella Base, dove Julia Bravo, l'aviere ventenne, è ai domiciliari dal 21 agosto. Misura che non sarà attenuata a breve, come ha ammesso il suo difensore, Aldo Masserut: "Non sono questi i momenti per presentare istanze alternative, non faremo alcuna azione fino alle esequie. Ci siamo limitati a chiedere copia degli atti depositati. Fino ad ora non ho nemmeno voluto approfondire l'accaduto: ho bisogno che comprenda bene, non solo linguisticamente, ma anche praticamente, le gravi conseguenze di ciò che ha fatto". In questa atmosfera di grande garbo umano e istituzionale, il legale ha sottolineato che la giovane "è ancora completamente frastornata". D'altronde, ha ribadito, "stiamo parlando di una ragazza di soli 20 anni. Tra qualche giorno affronteremo assieme la strategia difensiva che prescinde dalle decisioni che verranno assunte circa la giurisdizione del caso, le quali arriveranno tra qualche mese. Per ora noi procediamo come se il processo si celebrasse certamente in Italia".
    I funerali saranno celebrati domani pomeriggio, alle 16, nella chiesa del Beato Odorico, a Pordenone. Sono annunciate numerose autorità locali e anche una delegazione della stessa Base, presenza concordata con la famiglia. Gli Zanier, secondo quanto è trapelato, hanno molto apprezzato le scelte del comando: prima dell'abbraccio erano già state espresse le condoglianze ufficiali, seguite da un breve contatto telefonico.
    Ma per mostrare la sincerità del cordoglio, la comunità Usa nella base ha organizzato anche veglie di preghiera. Dall'Usaf si apprende che la tragedia ha notevolmente colpito i vertici: da anni è in vigore un protocollo rigidissimo sull'assunzione di alcol, ed è diffusa una campagna sul bere responsabile che aveva dato significativi risultati sulla diminuzione dell' incidentalità. Un percorso paziente e virtuoso che è stato però quasi cancellato dall'incidente dopo la rotonda, poche centinaia di metri dalla discoteca dove, paradossalmente, vittima e investitrice avevano trascorso la serata senza conoscersi e senza sapere che i loro destini si sarebbero tragicamente incrociati. (ANSA).
   

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