(ANSA) - TRIESTE, 29 AGO - "Senza la continuità produttiva
del sito di Trieste di Wartsila non sono sostenibili le attività
di servizi e ricerca e sviluppo. A rischio, quindi, è l'intero
Gruppo in Italia e tutto l'indotto.
Anche il leader della Uilm auspica oltre alla salvaguardia
dei posti di lavoro e al ritiro della procedura di
licenziamento, la convocazione di un tavolo urgente al Ministero
dello Sviluppo economico".
Sottolineando che quella di Bagnoli è "una fabbrica moderna,
che funziona, che dà reddito", Palombella è a favore della
nazionalizzazione, "proprio per difendere gli investimenti fatti
in questi anni", visto anche che si tratta di "un confronto
impari, quello tra la Finlandia che internalizza e un'Italia che
potrebbe rinunciare a un asset importante dopo avere investito
tante risorse".
In merito alla nave arrivata a Trieste per caricare i motori
per la coreana Daewoo, Palombella è "convinto che, nel rispetto
della legalità, quei motori non verranno caricati". Poi, tra due
settimane, "ritirata la procedura di licenziamento, quei motori
potranno essere regolarmente imbarcati". (ANSA).
Wartsila: Uilm, nazionalizzare, a rischio 1.500 lavoratori
Palombella, anche intero Gruppo in Italia. Il 3/9 sarà a Trieste