(ANSA) - TRIESTE, 06 SET - "Ogni investitore straniero è
benvenuto ma mettere norme che impediscano di guadagnare in
Italia e poi licenziare in Italia, pagare e trasferire
all'estero, mi sembra sia buon senso. Con Fincantieri il lavoro
va avanti da mesi se non da anni.
L'Italia non può essere terra di conquista, non può essere terra
di sbarco, di profitto e di fuga, non funziona così, in Francia
non lo permettono". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo
Salvini, rispondendo a una domanda sulla situazione della
Wartsila, nel corso della sua visita al Sacrario di Redipuglia.
Sul tema è intervenuto anche il presidente del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga: "Tutte le cose utili che possono
andare nella direzione di evitare l'utilizzo della procedura"
sulla delocalizzazione, "così come è stata scritta dal ministro
del Lavoro Orlando, sono utili. Dopodiché purtroppo ho paura che
i tempi a Roma siano molto stretti per fare operazioni di questo
tipo, mi auguro però che lo si possa ovviamente fare". Il
riferimento è all'emendamento presentato dal Pd al dl Aiuti bis
per inasprire le norme sulla delocalizzazione. "Sulla
delocalizzazione - ha aggiunto Fedriga - noi cerchiamo di tenere
la partita più aperta possibile, proprio perché dobbiamo far sì
che il sito produttivo di Wartsila continui a operare nel
settore, che è una parte fondamentale della filiera produttiva
italiana, anzi, una delle principali, perché sull'economia del
mare penso che l'Italia, soprattutto con Fincantieri, possa
dimostrare di essere leader globale". (ANSA).
Wartsila: Salvini, Italia non è terra di conquista
Fedriga, tempi stretti per modifica delocalizzazioni