Friuli Venezia Giulia

Sanità:cure efficaci per pazienti cronici,focus a Monfalcone

Il 9 e 10/9 esperti a confronto su gestione più patologie

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 07 SET - Creare un laboratorio di proposte e soluzioni per dare risposte concrete ai bisogni di salute complessi della popolazione, con particolare attenzione al modello organizzativo dell'assistenza territoriale: è l'obiettivo dell'evento "Il Paziente Cronico: conoscere i problemi per proporre interventi efficaci", in programma il 9 e 10 settembre a Monfalcone, in collaborazione tra la struttura complessa Cardiovascolare e Medicina dello Sport dell'Ospedale Maggiore, diretta da Andrea Di Lenarda, il Centro Diabetologico di Trieste, diretto da Riccardo Candido, la struttura semplice dipartimentale di Pneumologia dell'Ospedale di Gorizia-Monfalcone, diretta da Roberto Trevisan e la struttura complessa Nefrologia e Dialisi di Gorizia e Monfalcone, diretta da Manuela Bosco, dell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi).
    "L'avanzare dell'età - riporta una nota - predispone alla frequente coesistenza di diverse patologie con la necessità di prendersi cura non più dei singoli problemi e delle singole patologie ma della persona nella sua globalità. I professionisti della salute si trovano pertanto ogni giorno nelle necessità di dover bilanciare cure, benefici, rischi e costi e di prioritarizzare i diversi problemi e le diverse azioni terapeutiche. Tutto questo impone la necessità di creare un network e un approccio multidisciplinare e multiprofessionale".
    La proposta di Asugi è l'istituzione di un Dipartimento Specialistico Territoriale in cui cardiologi, diabetologi, pneumologi e nefrologi lavoreranno insieme per rispondere al bisogno di salute dei malati cronici nella loro globalità e complessità: un riferimento unico per circa 30.000 pazienti cronici con multimorbidità nell'area giuliana e isontina.
    L'evento - conclude la nota - sarà un'occasione di confronto tra specialisti di livello nazionale che porteranno le loro esperienze in tema di gestione del paziente cronico multimorbido, attraverso percorsi di cura condivisi, con l'obiettivo di superare le vecchie logiche di approccio parcellizzato e settoriale al malato. (ANSA).
   

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