(ANSA) - PORDENONE, 17 SET - "E' molto difficile capire cosa
abbia in mente Vladimir Putin e come potrebbe svilupparsi la
situazione. Putin non vede la realtà nel modo adeguato, la
situazione gli scappa di mano e tutti questi eventi lo
confermano.
"Noi ci difendiamo, combattiamo.
Putin deve ritirare il proprio esercito. Gli intellettuali di
tutto il mondo dovrebbero fare pressione affinché il governo
russo ritiri le forze armate, mentre l'Ucraina sta difendendo la
vita dei propri cittadini" sottolinea.
Agli intellettuali russi Nikitin però non chiede "niente perché
c'è una vera e propria catastrofe intellettuale. Una buona parte
di quelli che possiamo considerare intellettuali russi è
emigrata, è andata altrove, fuori. Pochi dei rimasti, per le
circostanze in cui si trovano, possono fare qualcosa. Mentre la
maggioranza degli intellettuali è solo parte della macchina
propagandistica e noi veramente non comprendiamo come si sia
potuti arrivare a questa situazione. Ancora prima della guerra,
nel 2019 e nel 2020 molti russi sono venuti in Ucraina, hanno
lasciato la Russia, sono a favore dell'Ucraina e questa è la
forza importante sulla quale possiamo contare. E questa parte di
russi sono molto attivi e pronti a combattere fisicamente
contro il regime putiniano. E parlo di persone importanti, a
livello degli onorevoli e della Duma" racconta Nikitin.
E non si stanca di ripetere: "l'Ucraina non ha scelta perché
la sua sconfitta sarebbe l'inesistenza, vedere cancellato lo
Stato, il popolo ucraino, la lingua e la cultura. Non c'è modo,
bisogna vincere. Però dobbiamo capire cosa intendiamo con la
parola vittoria perché si può anche vincere e sentire una
sconfitta morale" spiega Nikitin. (ANSA).
Ucraino Nikitin, 'combattiamo, non abbiamo scelta'
Lo scrittore a Pordenonelegge, Putin deve ritirare l'esercito