(ANSA) - TRIESTE, 11 OTT - "Un numero imprecisato, ma molto
alto, di richiedenti asilo stazionano giorno e notte in Piazza
Libertà" e nelle zone limitrofe "in cerca di un riparo dal
freddo e dalla pioggia, nell'assoluta indifferenza delle
istituzioni che dovrebbero invece ricollocarli in sedi di prima
accoglienza". "Non si tratta di allestire nuove strutture
abitative ex-novo, ma di individuare in tempi strettissimi spazi
idonei per garantire un riparo dal freddo e un utilizzo civile
di servizi igienici di prima necessità, in attesa che arrivi il
giorno del collocamento o della partenza agognata".
"Oltre alla mancanza di umanità - scrivono - nel loro
abbandono, c'è anche una grave violazione delle norme. I livelli
di responsabilità sono più di uno: il Ministero che non assegna
a Trieste quote sufficienti per operare i trasferimenti dei
richiedenti asilo in altre aree del territorio nazionale"; "la
Prefettura, che di fronte a una situazione di difficoltà
iniziata già da luglio, avrebbe dovuto agire con maggior
sollecitudine per collocare temporaneamente le persone in attesa
di trasferimento o per inserirle nel sistema di accoglienza
diffusa di Trieste"; "il livello locale, segnatamente il Comune,
che non agisce di concerto con la Prefettura per individuare e
aprire spazi provvisori".
Solo per esempio, concludono, "l'ex palazzetto di Chiarbola o
i molti spazi vuoti nell'area della stazione o la sala
Tripcovich che, in attesa della sua annunciata demolizione,
possa per un'ultima volta svolgere una luminosa funzione di
profonda umanità. Perché il problema non è il 'decoro' della
piazza della stazione, ma l'abbandono delle persone. Il decoro è
umanità, accoglienza, civile convivenza e riconoscimento
dell'altro". (ANSA).
Migranti: lettera cittadini Trieste,garantire riparo a tutti
In 570 scrivono a sindaco e prefetto, 'stop a indifferenza'