Friuli Venezia Giulia

Ricerca:Fabris(Cnr),per sfide future servono nuovi materiali

Nuovo 'spoke' finanziato con 14,7mln per creare con supercalcolo

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 20 OTT - "Tutte le emergenze che stiamo affrontando, quella climatica ed energetica, richiedono in un modo o nell'altro nuovi materiali: che si tratti di sensori o di dispositivi capaci di assorbire la luce solare". Lo ha detto all'ANSA Stefano Fabris, direttore dell'Istituto Officina dei Materiali (Iom) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con sede a Trieste. Fabris è a capo dell'istituzione leader di un nuovo ramo (denominato spoke) del Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing che lavorerà proprio all'invenzione di nuovi materiali grazie all'apporto del supercalcolo.
    "Alcuni materiali che ci potrebbero essere utili non si trovano in natura perché l'evoluzione non è andata in questa direzione. Con software per la simulazione di nuovi materiali e macchine dalla potenza di calcolo elevatissima possiamo però combinare gli elementi in modi non noti per crearne con le caratteristiche che desideriamo". Fabris ha spiegato così le attività del nuovo spoke 'Materials and Molecular Sciences', di cui co-leader è la Sissa, la Scuola di studi superiori avanzati.
    "Non è un caso - ha rimarcato lo scienziato - che il baricentro di questo spoke sia a Trieste: i gruppi scientifici che operano in città hanno una reputazione riconosciuta a livello nazionale e internazionale sul tema dei nuovi materiali e dei software per scoprirli", ha affermato.
    "L'investimento dedicato a questo spoke sarà di 14,7 milioni, dei quali 8,5 saranno gestiti da Cnr e Sissa a Trieste. E' importante sottolineare che ci sarà una forte impronta a trasferire le conoscenze dello spoke 'dalla ricerca all'impresa', come recita la missione 4 del Miur. Saranno destinati al trasferimento tecnologico 1,3 milioni e altri 3,2 verranno investiti in bandi che permetteranno a realtà esterne come aziende o centri di ricerca e università di partecipare alle attività del centro e utilizzarne le infrastrutture di ricerca", ha concluso Fabris. (ANSA).
   

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